Sullo stacco mentale: "Noi siamo connessi con la partita, siamo compatti, sappiamo dove pressare l'avversario, siamo corti per permettere ai nostri centrocampisti di pressare. Abbiamo fatto gol così, abbiamo esplorato spazi nel gioco e corridoi laterali. Quando siamo in partita e giochiamo bene poi succede che alcuni dettagli o per colpa nostra o di qualcun altro ci penalizzano. L'arbitro non è il solo colpevole oggi. Questo atteggiamento di cui tanti allenatori parlano noi lo abbiamo avuto. Questi episodi sono positivi per gli arbitri e negativi per noi. Ogni tanto ci sono falli, poi non si fischia, poi si fischia poco. Non è che le persone sono perfette, anche gli allenatori sbagliano, ma non è per niente facile se ci capitano sempre. Ogni giorno si parla della mia situazione qui, ma io ho battuto tante squadre italiane in passato. La mia situazione è semplice, se mi dicono di andare via prendo la valigia e me ne vado, senza chiedere un euro in più. Ogni giorno si parla di me, della mia situazione, anche i miei vicini leggono cose su di me che non vanno bene. Scusate per lo sfogo".
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