Se oggi ha preso qualche accorgimento imparando dalle esperienze negative e se ha scelto il fioretto: "Non lo so, avevo promesso di non parlarne più. Vediamo che possiamo organizzare. Grandissima preparazione a questa partita. Già da quando siamo usciti da San Siro, dal giorno dopo. Avevamo il giorno libero e invece siamo andati al campo. Non potevamo farci sorprendere come gli ultimi venti minuti. Tutto nel dettaglio, tutti sapevano tutto. Anche che dovevano accettare alcune scelte. Ha pagato".
Sulla promessa mantenuta sul portare i bolognesi in piazza: "Avevo detto che dovevamo inventarci qualcosa e ci siamo riusciti. Già farli arrivare qui. Non sono uscito per il riscaldamento. Quando sono uscito ho visto la bolgia ed è stato veramente da brividi. L'avevamo detto. Il sogno era quello e ci siamo riusciti. L'obiettivo era arrivare in fondo e abbiamo vinto".
Cosa ha visto quando ha scelto Bologna e cosa cambia in prospettiva: "Io avevo avuto il Direttore al Chievo da calciatore. Dopo due o tre incontri ho visto che c'era un bel progetto. Mi avevano detto che perdevamo dei pezzi, ma c'era una bella base. Dopo qualche problemino iniziale, c'è stata grande alchimia. Siamo in Europa, grande obiettivo. Ci giocheremo anche la Supercoppa Italiana e abbiamo fatto gli stessi punti dell'anno scorso più o meno. Dobbiamo mantenere questi standard e sicuramente continueremo così".
Se è la sua vittoria: "Parti con un progetto nuovo. Perdi i pilastri importanti. Di solito casca la casa. Rimaste le fondamenta, devi essere bravo a ricostruire tutto. Abbiamo ottenuto grandi risultati, migliorando piano piano. Sono contento. Per me è una vittoria già vedere che mi seguono. Poi chi perde in finale per voi è perdente, per me no. Poi oggi ovviamente è più bello alzare la coppa. Ho pianto tanto e ho lavorato per non piangere più".
Se è il Bologna più bello di sempre: "Oggi, in una finale con timori, ansia e preoccupazioni, dove gente non abituata può giocare in modo diverso, invece abbiamo fatto una grandissima partita, rimanendo attaccati ai nostri principi. Questo ci ha fatto vincere. Se parliamo della prestazione di oggi, in una finale, con gente che non aveva mai fatto queste partite, è un bel Bologna. C'è chi ha visto vincere Scudetti e grandi campioni, ma è una bella vittoria".
Se resta: "Ne avevamo parlato. Ci siamo detti che alla fine avremmo riaperto tutto. Ne riparleremo con serenità e dopo aver vinto un grande trofeo, da felici e contenti. Vediamo cosa possiamo programmare, cosa verrà fuori e che intenzioni hanno. Oggi mi è stato detto che ci ho pensato troppo prima di accettare, si sta prendendo il merito. Dobbiamo sistemare le cose. Però mi trovo bene. Tutti danno qualcosa, è bello. Ognuno è come i Re Magi, deve portare qualcosa in dono, in base al ruolo. Tutti simo Re Magi qui".
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