Sul futuro: "Capisco la curiosità, in questo momento ho pensieri sulla partita, sulle scelte fatte, cosa ha funzionato e cosa no. Non penso a quello. Non sono nel calcio da due giorni. In questo momento la mia testa pensa a cosa non ha funzionato e cosa potevamo fare di più. Dobbiamo guardare avanti, finire con dignità. Mancano due partite, poi ne parliamo".
Se il Milan può davvero fare di più: "Sinceramente penso che alla fine della giornata ho dato tutto. Penso sempre che potevo fare di più dopo le partite. Dopo siamo tutti bravi. Qui al Milan ci sono persone serie che lavorano, poi tutti siamo giudicati dai risultati. Ognuno deve fare la propria analisi, anche io. A fine stagione mancano due partite, possiamo fare i conti. A inizio stagione non c'ero io. Un percorso non facile, la pressione è forte su tutti. Alla fine facciamo i conti e vedremo cosa è stato fatto bene".
Se si sente l'unico responsabile: "Non è importante andare a caccia dei responsabili. Sono l'allenatore e quindi in questa partita sì. Sono qui davanti a voi. Devo parlare di questo e non di altro. Siamo a -4 dalla Champions League, con me abbiamo vinto spesso, anche la Supercoppa Italiana, cerchiamo di fare il meglio. Poi vedremo cosa abbiamo fatto bene e cosa no".
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