Ti rendi conto di cosa hai fatto?
"Oggi circolava la mia prima conferenza nella quale dicevo che dovevamo escogitare qualcosa perché la stagione scorsa poteva essere irripetibile invece abbiamo portato questi 30mila a Roma e ora vedremo cosa ci aspetterà a Bologna, riportare questo trofeo dopo 51 anni è una grandissima soddisfazione".
Due giocatori simbolo?
"De Silvestri è la grande chioccia di questa squadra, è un valore aggiunto dentro e fuori dal campo, una guida per tutti visto l'esperienza che ha. In più i vari Freuler, Orsolini che qui è un'istituzione, sono questi i giocatori simbolo attorno al quale ruotano tutti gli altri ragazzi. Il Bologna sta crescendo anno dopo anno e sono convinto che lo farà ancora perché Saputo è ambizioso e vuole dare altre soddisfazioni a questa gente".
Cosa l'ha spinta ad accettare Bologna?
"Non ho detto subito sì (ride ndr), Sartori mi ha appena detto che non volevo venire e mi ha dovuto convincere. Finito il campionato ho sentito il direttore che ho avuto tre anni al Chievo, poi abbiamo parlato dei programmi con Fenucci e Di Vaio ripartendo da una base dopo le cessioni e alla fine è andata così, era una partita bollente perché era difficile riconfermarsi a quei livelli ma ci siamo riusciti vincendo anche questa coppa. A Casteldebole c'è voglia di crescere da parte di tutti".
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