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MILAN-GIRONA

Milan-Girona, Danjuma mina vagante: ecco tutti i pericoli degli spagnoli

Arnaut Danjuma, calciatore del Girona (getty images)
Ecco, di seguito, l'analisi dell'avversario di 'acmilan.com' relativa al match Milan-Girona, della 7^ giornata della Champions League
Fabio Barera Redattore 

(fonte: acmilan.com) La Champions League del Milan riprende da un'avversaria totalmente inedita: a San Siro i rossoneri si apprestano ad affrontare il Girona. Grande sorpresa della scorsa stagione in Liga e protagonista per la prima volta nella storia nella massima competizione europea. I catalani sono alla prima sfida ufficiale, in assoluto, contro una squadra italiana mentre per noi si tratterà della dodicesima rivale spagnola in tornei continentali. Il Girona è reduce da un inizio di 2025 a corrente alternata, visto che al successo esterno sul campo dell'Alavés è seguito, nell'ultimo fine settimana, il ko interno contro il Siviglia.

MILAN-GIRONA, L'ANALISI DELL'AVVERSARIO

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Lo storico esordio in Champions è stato abbastanza avaro di soddisfazioni per la squadra di Míchel, che sin qui ha raccolto una vittoria (2-0 sullo Slovan Bratislava) e cinque sconfitte, di cui quattro con un solo gol di scarto: PSG, Feyenoord, Sturm Graz e Liverpool. Le chance di qualificazione sono ridotte al lumicino - dopo la sfida di San Siro il Girona chiuderà la fase campionato in casa contro l'Arsenal - e passano obbligatoriamente da un risultato pieno a San Siro. In ogni caso c'è da aspettarsi una squadra decisa a onorare al meglio l'impegno, che venderà cara la pelle.


MILAN: UN GIRONA GENEROSO, ALL'ATTACCO MA VULNERABILE

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Una squadra dal gioco piacevole, propositivo, che cerca sempre d'imporsi in avanti. In questa stagione il Girona non sta replicando i successi del 2023/24, ottenuti sorprendendo giornata dopo giornata le avversarie di un campionato competitivo come La Liga. Ottavo posto in Spagna (ma in ripresa dopo un avvio complicato), fuori dalle prime 24 in Europa e già eliminati in Copa del Rey, i catalani in estate hanno salutato elementi importanti della scorsa stagione come Sávio, Aleix García e Dovbyk su tutti, ma le caratteristiche tattiche della squadra di Michel sono rimaste abbastanza invariate.

Un 4-3-3 per certi versi non troppo dissimile da quello rossonero, in cui gli esterni offensivi si segnalano per la ricerca di ampiezza e profondità. Importante anche l'apporto dei terzini: rispetto al Milan è soprattutto quello di destra - Arnau Martínez - a proporsi in avanti in fase di costruzione con quello a sinistra ad accentrarsi insieme ai due centrali.

Stanno mancando, soprattutto in Champions League, i dettagli. Ad esempio quelli che possono portare una squadra che cerca di aggredire l'avversario in contro pressing, per un pronto recupero del pallone, e che invece vedono il Girona come l'unica squadra di questa stagione europea a non avere ancora tentato un tiro in seguito a un contropiede, o nel fondo della classifica della competizione per recuperi difensivi. Fino a ora i catalani sono stati poco pericolosi sui cross (appena il 20.2% di tentativi riusciti). E non hanno dimostrato a livello continentale la stessa efficacia sui passaggi dimostrata in campionato. In patria i biancorossi sono dietro soltanto a Real Madrid e Barcellona per numero di passaggi, in Europa soltanto 17°. Altro aspetto su cui il Girona ha sofferto sono i falli commessi, dal momento che in Champions solo lo Young Boys (88) ne ha commessi di più dei catalani.

UN MIX TRA ESPERTI ED EMERGENTI. E OCCHIO A DANJUMA

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Nelle tre trasferte europee i catalani non sono ancora riusciti a trovare la via del gol, qualcosa di sorprendente se si pensa a una squadra capace di segnare 85 reti nella Liga 2023/24. Osservati speciali, quindi, soprattutto i giocatori offensivi: a livello centrale il riferimento primario è Abel Ruiz, arrivato in estate dal Braga ma dal rendimento abbastanza deludente finora (solo 3 gol in campionato). Dietro di lui scalpita l'eterno capitan Stuani, in Catalunya dal 2017 e miglior marcatore nella storia del club. Da tenere d'occhio gli esterni offensivi, dove Míchel può contare su diverse alternative. A destra agiscono il colombiano Asprilla o l'ucraino Tsygankov. Col primo che rappresenta l'investimento più oneroso di sempre per i biancorossi e cerca anche lui un acuto in una stagione complicata.

A sinistra operano prevalentemente lo spagnolo (ex Tottenham) Bryan Gil o l'olandese Danjuma, in recupero negli ultimi giorni e grande protagonista tre anni fa in questa competizione con il Villarreal (insieme al nostro Chukwueze). È il giocatore del Girona ad avere tentato più tiri in Champions finora con 11. Altri elementi importanti sono gli olandesi van de Beek e Blind oltre al classe 2001 Gutiérrez (che si divide le responsabilità da terzino con il già citato Martínez). Uno dei quattro sempre presenti nelle prime sei giornate. Insieme a lui ci sono anche Stuani, il difensore ceco Krejčí e l'esperto portiere argentino Gazzaniga. Tra i primi in questa stagione di Champions per numero di parate effettuate. LEGGI ANCHE: Milan, Cardinale è scontento e pungola la società | PM News >>>

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