Sull'ammonizione a Theo Hernandez: "Queste situazioni quando succedono non si può dire se siano giuste o meno. Theo non fa l'attore, gioca il suo gioco e cerca di fare il meglio possibile. Queste cose succedono in campo, non è che lo cerca".
Se siete arrabbiati con Theo o con l'arbitro: "Siamo arrabbiati con noi stessi, non è che siamo arrabbiati con l'arbitro o l'avversario. Ci siamo ammazzati da soli e non ci sono scuse. Non è colpa di nessun altro. Dobbiamo guardarci allo specchio e capire cose possiamo fare per migliorare. in campionato contro l'Empoli abbiamo preso un rosso che non c'era. Questi episodi capitano".
Su cosa lo soddisfa: "Oggi è una delusione uscire dalla Champions che era un obiettivo. Prima di iniziare il campionato è ovvio che metti degli obiettivi, è la nostra mentalità. La Supercoppa l'abbiamo vinta. Durante la stagione succedono cose diverse da quelli che avevi pensato. Abbiamo fatto mosse a gennaio co, mercato per migliorare e rinforzare, ma non c'è garanzia. Se ci fosse avremmo tutte le risposte giuste. Voglio vedere un Milan dominante. Mi ricordo quando sono arrivato 4 o 5 anni fa e non era così. Poi siamo cresciuti, si è lavorato per tornare. Conosco bene la squadra e ti posso dire che quella di oggi ha più possibilità di vincere di quella che ha vinto lo Scudetto, questa è il doppio più forte. Con quella squadra abbiamo vinto".
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