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Juventus-Milan, rossoneri decimati: Pioli si aggrappa a Rebic

Ante Rebic esulta per il suo gol in Milan-Torino (credits: GETTY Images)

Il Milan si avvicina alla gara contro la Juventus non nel migliori dei modi sia per le voci fuori dal campo che per l'emergenza squalifiche

Alessio Roccio

VERSO JUVENTUS-MILAN - Il Milan si avvicina alla gara contro la Juventus non nel migliori dei modi sia per le voci fuori dal campo - ormai la frattura tra le due anime della società sembra insanabile - che per l'emergenza legata alle squalifiche che inevitabilmente incideranno in maniera importante sulle scelte di Stefano Pioli.

All'Allianz Stadium mancheranno certamente Samu Castillejo, Theo Hernandez e Zlatan Ibrahimovic, tutti squalificati in base ai cartellini rimediati nella gara di andata. Il tecnico emiliano dovrà pensare a come sopperire alle assenze di 3 giocatori così importanti per il sistema di gioco dei rossoneri. Inoltre, c'è da fare i conti con le condizioni non ottimali di Simon Kjaer, che però tornerà a disposizione per la gara di Torino, a cui ricordiamo non potranno essere presenti i tifosi rossoneri residenti in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Al di là di questa decisione piuttosto illogica, Pioli deve guardare unicamente al campo, perché riuscire a fare un'impresa conquistando la finale di San Siro del 20 maggio consentirebbe di allontanare almeno per un po' le insistenti voci che vedono Ralf Rangnick come prossimo allenatore del Milan. In porta ci sarà Donnarumma, recuperato dopo la distorsione alla caviglia. In difesa Romagnoli avrà al suo fianco con ogni probabilità ancora Matteo Gabbia, con Kjaer e Musacchio in panchina. A destra ci sarà Conti, oggi compie 26 anni, mentre a sinistra ballottaggio tra Laxalt e un adattato Calabria.

In mezzo al campo Bennacer e Kessie, ormai insostituibili, con il tridente alle spalle della prima punta composto da Calhanoglu, Rebic e uno tra Bonaventura e Saelemaekers. Prima punta giocherà probabilmente Rafael Leao, che avrà un'importante chance dopo le ultime deludenti prestazioni che lo hanno relegato alla panchina. Intanto, la linea di Gazidis sul futuro di Rangnick è ormai chiara: per saperne di più, continua a leggere>>>

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