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Suso a Sky: “La Champions è un obiettivo. Non sono al top ma sto tornando”

Jesus Suso, esterno offensivo del Milan (credits: GETTY Images)

Ecco le parole ai microfoni di Sky Sport dell'esterno offensivo del Milan Jesus Suso Fernandez

Donato Bulfon

L'esterno offensivo spagnolo del Milan, Jesus Suso Fernandez, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport: "Il nostro momento è positivo. Non abbiamo iniziato molto bene come invece volevamo, ma abbiamo reagito alla grande nonostante i tanti infortuni. In ogni squadra si fa fatica senza titolari ma noi abbiamo fatto bene e siamo migliorati. Il gruppo c’è e l’allenatore fa il suo lavoro".

Su mister Gattuso: "E' molto importante per noi, io gli ho dato tanto e lui mi ha dato tanto. Abbiamo avuto difficoltà per gli infortuni ma lui è riuscito a mantenere il livello della squadra, anzi siamo migliorati. Ultimamente il nostro gioco non è bellissimo come prima ma siamo più competitivi, più uniti, più squadra. Questo fa la differenza contro le grandi squadre".

Sui tanti cambi societari: "Non è semplice cambiare in tre anni tre proprietà. Non c'è stabilità".

Su Calhanoglu: "Dipende dalla gara, ci sono momenti in cui dobbiamo difendere di più ed altri in cui dobbiamo spingere in avanti. Ora non dobbiamo più perdere, ma vincere. Con la qualità che abbiamo, se non prendiamo gol, almeno un gol a partita ne facciamo. In queste partite proveremo a cambiare qualcosa".

Sulla Champions: "Il Milan deve stare sempre in Champions anche perché la squadra è un’altra cosa in Champions. È un obiettivo più che un sogno, è la storia che dice Champions".

Sul Milan e su Piatek: "Ho sempre voluto diventare un giocatore importante, Kakà ad esempio mi è sempre piaciuto, come in quella gara di Manchester, la stavo guardando a casa con la famiglia. Piatek? Accogliamo tutti benissimo, anche chi non gioca. Anche loro possono stare felici e bene nel gruppo. Penso che sugli acquisti, in questo caso Piatek e Paquetà, sono due grandissimi giocatori che ci aiuteranno tanto anche se serve calma. Tanta gente ha fatto bene i primi mesi e poi si è persa, è meglio andarci piano perché così è più semplice".

Sulla sua condizione fisica: "Non sono ancora al top, sto meglio e non ho fastidio quando gioco e il giorno dopo. Sto migliorando ma non sto al cento per cento ma sto tornando".

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