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Álvaro Morata (attaccante AC Milan), qui durante Milan-Genoa 0-0 (Serie A 2024-2025) | News (Getty Images)
Un rigore sbagliato e delle minacce di morte. La vicenda attorno ad Alvaro Morata trova la sua giusta conclusione. L'attaccante del Milan è stato minacciato di morte attraverso i social subito dopo il rigore fallito nella finale di Nations League tra Spagna e Portogallo. L'autore di tali intimidazioni è un ragazzo di 19 anni di Malaga, il quale non aveva rivolto delle minacce al solo calciatore, ma anche ai suoi figli.
La vicenda, però, è contornata da alcuni goffi dettagli. Già, poiché, secondo quanto riportato dalle autorità spagnole, due giorni dopo la partita tra le due nazionali, il giovane si era recato alla stazione di polizia provinciale di Malaga per denunciare il "furto" del proprio account social.
Tuttavia, si trattava proprio del profilo da cui erano partite le minacce contro Alvaro Morata. Gli investigatori avevano trovato subito incongruenze nel racconto del ragazzo, convincendosi che quest'ultimo avesse tentato di usare la denuncia per crearsi un alibi e depistare le indagini. Difatti, le prove per inchiodare l'autore delle minacce sono state inconfutabili, mettendo un punto sulla triste vicenda.
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