Ad oggi, le operazioni di notifica delle sanzioni sono state completate al 96%. Sono stati notificati ben 2.189 verbali, mentre 13 soggetti residenti all'estero saranno raggiunti con notifiche separate. Nel corso delle verifiche, sono stati purtroppo rilevati anche quattro decessi e due casi di irreperibilità.
La strategia della Guardia di finanza si articola su due fronti principali: da un lato, lo smantellamento delle infrastrutture tecniche che alimentano la pirateria – server, piattaforme online, società di hosting e circuiti finanziari illeciti – e dall'altro, un'azione di deterrenza mirata a scoraggiare l'utilizzo di questi sistemi illegali da parte degli utenti finali.
Emblematico, in questo senso, è il caso seguito dal Nucleo di Lecce, che ha portato alla denuncia di quattro amministratori di una rete IPTV che avevano incassato illecitamente circa mezzo milione di euro nell'arco di cinque anni, sfruttando la diffusione del "pezzotto".
Questa operazione della Guardia di finanza si affianca all'iniziativa "Piracy Shield" lanciata dall'AGCOM nel febbraio 2024, in attuazione della legge 93/2023, con il coordinamento della Procura di Roma e il supporto della stessa Guardia di finanza, sulla base del protocollo d'intesa siglato lo scorso settembre, a testimonianza di un impegno sinergico e crescente nella lotta alla pirateria audiovisiva.
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