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Scala: “Gattuso ha stravolto il Milan. I rossoneri possono diventare imbattibili”

Nevio Scala (credits: GETTY Images)

L'ex allenatore del Parma, Nevio Scala, ha così parlato a Radio Rossonera, del suo passato rossonero e di Gattuso, tecnico del Milan

Donato Bulfon

Ecco le dichiarazioni rilasciate a Radio Rossonera​ da Nevio Scala​, ex giocatore del Milan ed ex allenatore del Parma.

Sul suo passato al Milan​: “La prima maglia che mi regalò mia mamma era del Milan, di pelle sono di fatto un rossonero. I miei primi anni da calciatore li ho fatti dove sono nato poi a 15 anni arrivai al Milan con Liedholm allenatore. Il mio debutto in Serie A fu con la Roma poi tornai al Milan negli anni ‘67/’68/’69 con Rocco allenatore ed in quel periodo riuscimmo a vincere tanti trofei tra cui un campionato ed una coppa dei campioni. Mi sento un rossonero a tutti gli effetti anche se poi via via ho vestito i colori di tante altre maglie”.

Su Nereo Rocco​: “Rocco non era uno di quei tecnici 'studiati' ma era sicuramente un grandissimo allenatore ed un grandissimo uomo. La sua mimica e le sue battute ti permettevano di scendere in campo con tranquillità e serenità perché sapevi perfettamente cosa dovevi fare. La sua semplicità ed il suo rapporto di stima reciproca con i calciatori è stata la benzina più importante”.

Quanto è stato difficile vincere in Europa con il Parm​a? “Può sembrare una risposta banale ma vi assicuro che non lo è: non è stato facile ma neanche così difficile. Quando con i propri giocatori si instaura un rapporto di stima il lavoro è più semplice. Non si vince per caso o per fortuna ma grazie al lavoro meticoloso ed alle scelte che si fanno. Mi ritengo un uomo fortunato perché ho avuto grandi allenatori e grandi compagni di squadra dai quali ho attinto e quei suggerimenti mi sono serviti in determinati momenti della mia carriera. Il calcio mi ha reso orgoglioso ed il Milan mi ha dato la possibilità di diventare uomo e vincere tutto quello che c’era da vincere”.

Sul modulo tattico del suo Parma​: “Il mio era un Parma che divertiva: partivamo da un 5-3-2 ma a volte giocavamo con 2 difensori. Era un modulo che avevo studiato nel settore giovanile del Vicenza e messo in pratica nei 2 anni fatti a Reggio Calabria. Piacevamo alla gente perché giocavamo in maniera serena e ci allenavamo in allegria. Non ci nascondevamo mai, tant’è che non abbiamo mai fatto un allenamento a porte chiuse. Eravamo sicuri di essere una buona squadra ma senza presunzione; accettavamo vittorie e sconfitte nella stessa maniera”.

Sull’operato di Gattuso sulla panchina del Milan​: “Rino è riuscito a stravolgere il Milan in pochissimo tempo e tutto questo secondo me dipende da una cosa sola: è riuscito a portare nello spogliatoio rossonero allegria, serenità e voglia di divertirsi giocando. Come lo stesso Gattuso ha detto, non ha portato chissà quale nuova idea tattica ma ha sicuramente portato concretezza”.

Su dove può arrivare il Milan di Gattuso​: “Il Milan non deve porsi traguardi a breve termine ma giocare pensando partita dopo partita. La squadra rossonera è stata costruita con grande intelligenza e se riesce a credere in se stessa può anche risultare imbattibile da un certo punto di vista, d’altronde sta facendo vedere ottime cose sia sul piano tecnico sia sul piano atletico. Infine, qualora dovesse perdere una partita non dovrà abbattersi, solo così a fine stagione potrà conquistare qualcosa d’importante”.

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