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Stadio Meazza in San Siro, Milano. L'impianto viene utilizzato da AC Milan e FC Inter per le partite di Serie A, Champions League, Europa League e Coppa Italia (foto: Getty Images)
Il destino dello stadio di San Siro è sempre più al centro del dibattito cittadino. Nella giornata di ieri, l’Associazione Gruppo Verde San Siro ha depositato un ricorso al TAR contro il Comune di Milano e l’Agenzia delle Entrate, contestando quella che definisce un’ “operazione immobiliare” sull’impianto sportivo e sulle aree circostanti. Secondo i promotori del ricorso, le zone coinvolte non avrebbero una destinazione prettamente sportiva, mettendo così in discussione la legittimità dell’intervento.
Nel frattempo, prosegue l’iter di valutazione della proposta presentata da Milan e Inter per il nuovo stadio: sempre nella giornata di ieri è stata aperta la conferenza dei servizi, che si concluderà il prossimo 30 aprile. Il primo incontro è stato interlocutorio, ma non sono emerse opposizioni ufficiali da parte delle direzioni comunali coinvolte.
Regione Lombardia ha espresso una posizione generalmente favorevole al progetto, mentre il Municipio 7 ha posto l’accento sugli effetti che l’intervento potrebbe avere sul quartiere, chiedendo maggiore attenzione alla tutela del verde e alla destinazione di spazi ad uso pubblico.
Un nodo importante resta quello della tutela architettonica. La Sovrintendenza vorrebbe preservare alcuni elementi iconici dello stadio Meazza: tra le ipotesi, si valuta la possibilità di salvare almeno una delle storiche torri elicoidali, che invece i club vorrebbero demolire integralmente nel nuovo progetto.
Ospite al Forum di Repubblica a Milano, il sindaco Beppe Sala ha commentato lo stato dell’arte sul futuro di San Siro: "Se non riusciamo a fare lo stadio, il Milan andrà a San Donato e l'Inter a Rozzano. Il comune si ritroverà San Siro e questo, per evitare problemi con la Corte dei Conti, lo devi mettere a frutto. E a quel punto altroché i concerti di oggi. Se non riusciamo a fare lo stadio a San Siro, o lo vendi a chi fa concerti, o se ne faranno a manetta. Per i cittadini del quartiere avere San Siro senza più calcio è il peggio che ci possa essere. Dal mio punto di vista posso dire che non è vero che i valori espressi dall'Agenzia dell'Entrate non siano in linea con le regole del Comune, perché queste ultime sono legate a cosa si fa: lì sarà residenziale o no? La risposta è no. Io penso - ha spiegato Sala - che ce la faremo sapendo che avremo diverse ostilità e ricorsi. Sia chiaro che se non riusciamo entro ottobre poi è difficile che si faccia".
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