Negli ultimi mesi, inoltre, gli steward agli ingressi sono stati affiancati da agenti di polizia e carabinieri, con l’obiettivo di prevenire episodi di intimidazione e garantire un controllo più efficace.
Parallelamente, la Questura ha introdotto una serie di misure punitive per chi trasgredisce le regole: divieto di striscioni e bandiere, circa 250 Daspo e 300 allontanamenti dall’inizio di ottobre oltre che centinaia di multe per violazioni del regolamento d’uso e sanzioni più severe per i recidivi, fino alla sorveglianza speciale
Nuovo assetto societario per la gestione del tifo
—Un altro aspetto cruciale della riforma riguarda la riorganizzazione interna dei club. Inter e Milan stanno rivedendo le figure responsabili della sicurezza e degli SLO (Supporter Liaison Officer), ruoli chiave nella gestione del rapporto tra le società e i tifosi. L’obiettivo è quello di garantire un dialogo trasparente, libero da pressioni esterne e condizionamenti da parte del tifo organizzato.
Con il riconoscimento facciale e un rafforzamento generale delle misure di sicurezza, il calcio italiano punta a voltare pagina nella gestione degli stadi.
Il progetto avviato a San Siro potrebbe presto diventare un punto di riferimento per altri impianti italiani. Se il sistema funzionerà come previsto, non è escluso che la tecnologia di riconoscimento facciale venga adottata anche in altre città.
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