Il progetto prevede diverse innovazioni, tra cui rampe di accesso pedonale, piazze ipogee, ristoranti, spazi commerciali e anche un parcheggio multipiano. Oltre a un’area per la gestione e manutenzione dei campi da gioco, il progetto include anche una zona dedicata agli eventi, con pavimenti mobili e sistemi di allestimento automatizzati. Inoltre, è previsto un collegamento diretto con la metropolitana lilla, che renderebbe l’accesso al nuovo stadio ancora più comodo.
L'aspetto esterno dello stadio
—Per quanto riguarda l’aspetto esterno, Bruno ha rivelato un’altra grande novità: “Abbiamo previsto una torre, la più alta in Italia, di 268 metri, che vedrebbe le pertinenze legate ai sistemi della residenza, degli uffici e di tutto quello che è legato al mondo sportivo. Recuperiamo in modo rispettoso un anello e una torre dello stadio di San Siro e non lo vedremmo necessariamente scomparire, perché la realtà aumentata e l’AI ci consentirebbero di vedere e immaginare tutte le volte in cui io mi affaccio allo stadio di San Siro quell’icona che non ci abbandonerà mai”.
Inoltre, gli spettatori non assisterebbero solo alle partite dentro lo stadio: “Le partite di calcio dovrebbero essere immaginate riportate fuori dallo stadio, il beneficio sarebbe di tutti coloro che frequenteranno il parco. Che potranno con dei totem, quasi a livello primordiale, vedere con realtà aumentata e megaschermi tutto quello che accade sotto lo stadio”.
Costi e manutenzione del nuovo impianto
—Un altro aspetto cruciale è la gestione dei costi e della manutenzione: “Riusciremmo anche a risolvere i problemi di manutenzione di uno stadio di questa portata nei prossimi anni. Non ci possiamo più permettere le grandi cattedrali, con impianti che diventano obsoleti dopo 50-70 anni con processi di manutenzione molto costosi. Questo progetto garantirebbe invece una grande capacità calmierata di gestione di facility estremamente rigorosa”.
Per quanto riguarda i costi di realizzazione, si stima che il progetto richieda circa 1,5 miliardi di euro, esclusi i costi per l’acquisizione dei terreni e gli oneri finanziari, con un tempo di completamento previsto di circa 66 mesi (cinque anni e mezzo).
In un contesto in cui il mondo degli stadi sta cercando soluzioni più moderne e sostenibili, la proposta di Davide Bruno rappresenta un’idea audace, destinata a generare molte discussioni ma anche a spingere la progettazione e la visione architettonica verso nuove frontiere.
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