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Milan, tra mercato e rivoluzione. Ma attenti a non rivivere l’estate del 2017…

Francesco Aliperta Redattore 
Milan, tra mercato e rivoluzione. Ma attenti a non rivivere l'estate del 2017...Milan, tra mercato e rivoluzione. Ma attenti a non rivivere l'estate del 2017...
Il Milan si appresta a vivere una stagione di ricostruzione ma i tifosi hanno un timore: attenti a non ripetere gli errori del 2017

Ci attende un'estate ricca di colpi, affari e trattative. Il Milan deve riscattare la fallimentare stagione appena conclusa e, soprattutto, rivoluzionare la rosa in vista di altre possibili cessioni dopo quella di Tijjani Reijnders. Si tratta, insomma, di un vero e proprio anno zero guidato da Igli Tare, nuovo direttore sportivo rossonero, e Massimiliano Allegri, pronto per la sua seconda avventura col Diavolo.

I nomi sul taccuino sono tanti poiché riguardano diverse posizioni in campo. Dai due terzini al difensore centrale, passando per il mediano alla mezz'ala e concludendo con l'attaccante. Granit Xhaka, Luka Modric, Javi Guerra, Samuele Ricci e Dusan Vlahovic sono solo alcuni dei profili sondati finora, dato che la seconda sessione di calciomercato, che inizierà il 1 luglio, sarà più lunga e piena zeppa di rumors. Intanto, tra i tifosi si diffonde un timore: rivivere l'estate del 2017.

Già, poiché l'inizio di quella stagione infiammò una piazza intera. Tante trattative e ben 11 acquisti per un totale di 186 milioni di euro spesi. Coloro che vantano una buona memoria ricorderanno sicuramente gli arrivi di Leonardo Bonucci, André Silva, Andrea Conti, Hakan Calhanoglu, Lucas Biglia, Mateo Musacchio e Ricardo Rodriguez e Nikola Kalinic. Insomma, una campagna acquisti che prometteva scintille. E poi? E poi il Milan conclude la stagione al sesto posto in classifica, viene precocemente eliminato agli ottavi di Europa League dall'Arsenal e perde la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Sembra di descrivere, più o meno, la stagione da poco conclusa.

Ecco, dunque, spiegato il timore del tifo rossonero. L'unica effettiva differenza sta nella guida tecnica, poiché nella stagione 17/18 ci furono prima Montella e poi Gattuso. Stavolta sulla panchina del Milan c'è Massimiliano Allegri, allenatore con certamente più esperienza, che dovrà rifondare uno spogliatoio, prima che una squadra. Ci riuscirà? Il mondo rossonero lo spera, soprattutto al termina di un'annata piena zeppa di errori e scelte sbagliate. Fallire negli acquisti comprometterebbe, nuovamente, il futuro del Diavolo.