Il Milan riscopre due giocatori che sembravano a un passo dall'addio. Tomori e Pavlovic firmano il proprio riscatto
Entusiasmo e ottimismo. Queste le principali sensazioni che arieggiano attorno a Milanello. I rossoneri ottengono il pass per le semifinali di Coppa Italia e preparano la sfida di campionato contro l'Empoli, in attesa del cruciale Play-Off di Champions League contro il Feyenoord. La campagna acquisti invernale ha riportato alto l'umore generale, donando al pubblico di San Siro due giocatori che hanno già potuto ammirare, seppur per soli 30 minuti. Eppure, volendo tralasciare i vari Joao Felix e Gimenez, nelle ultime due partite del Milan hanno brillato dei giocatori spesso criticati: Fikayo Tomori e Strahinja Pavlovic.
La rinascita di Tomori
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La storia recente di Tomori ha del surreale. Difatti, la stagione del difensore inglese inizia nel peggiore dei modi, a causa di vari errori, e comportamenti, che lo conducono lentamente in panchina. Il rapporto con Paulo Fonseca, poi, sembra peggiorare ulteriormente la situazione, diffondendo l'idea che il classe '97 sarebbe potuto essere ceduto durante il mercato invernale. Con l'addio di Fonseca e l'inserimento di Conceicao, però, scatta qualcosa. L'attuale tecnico rossonero pone grande fiducia in Tomori, tanto da farlo partire titolare nelle due sfide di Supercoppa contro Juventus e Inter.
Piano piano Tomori riacquista fiducia, ma i rumors continuano a serpeggiare, insistendo sull'interesse della Juventus. Il Milan tratta con il club bianconero ma il difensore si impunta: vuole continuare a vestire la maglia del Diavolo. Detto, fatto. Tomori rimane in rossonero e in quel preciso momento sembra esserci il click mentale. Il centrale inglese si rende protagonista di due prestazioni molto importanti, sia nel derby di campionato con l'Inter che nella sfida di Coppa Italia contro la Roma. Sugli spalti di San Siro si diffonde così un dubbio: che sia tornato il Tomori del 19esimo scudetto? La risposta la scopriremo solo nelle prossime partite.
Il percorso di Pavlovic
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Stessa decadenza ma inizio diverso, invece, per Strahinja Pavlovic. Il difensore serbo, arrivato dal Salisburgo durante l'ultima estate per un cifra vicina ai 20 milioni di euro, comincia pure bene la stagione. Vero, vi sono comunque alcuni errori ma il centrale sembra promettere bene e i tifosi confidano in lui. Tuttavia, Pavlovic mostra delle lacune tattiche evidenti col passare del tempo: si fa portare a spasso dagli attaccanti, interviene in modo sconsiderato e mantiene raramente la sua posizione difensiva. Anche lui, come Tomori, retrocede in panchina e, ovviamente, si rumoreggia che possa essere ceduto dopo soli sei mesi in rossonero.