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Milan, Suso e Calhanoglu non incidono: ecco la cura Gattuso

Rino Gattuso e Hakan Calhanoglu in Milan-Napoli (credits: GETTY images)

Al Milan servono le giocate e soprattutto i gol di Hakan Calhanoglu e Suso, Rino Gattuso lo sa e ha mandato un messaggio chiaro alle sue due ali

Edoardo Lavezzari

"Calhanoglu sa che può fare molto di più, ci ha abituato a prestazioni decisamente diverse. Ci aspettiamo molto di più a livello tecnico" parole e musica di Rino Gattuso che oggi, nella conferenza stampa della vigilia di Cagliari-Milan, ha mandato un messaggio chiarissimo al suo pupillo Hakan Calhanoglu. Il tecnico calabrese, però, non ha usato solo il bastone con il suo numero 10, ma anche la carota precisando un concetto, forse, ancora più importante: "Non butto in mare un mio giocatore". Parole, queste, che fanno il paio con quelle del dirimpettaio del tridente rossonero Suso a cui è stato rivolto un altro messaggio: "Spesso c'è pigrizia, ma ho sentito le parole di Suso. Sì, mi ha detto che faceva il terzino, ma ci vogliono voglia e sacrificio".

Gattuso, insomma, si aspetta molto di più dalle sue ali, anche se non sembra intenzionato a metterle in discussione, non per il momento, almeno. Difficile dargli torto: Calhanoglu quest'anno non ha ancora segnato in 20 partite ed il giocatore con più tiri tentati a non aver fatto gol in tutta la Serie A mentre Suso ha segnato 5 gol fin qui, non pochi, ma solo uno nelle ultime 10 partite di campionato (Milan-Genoa del 21 gennaio). Situazione migliore per quanto riguarda gli assist, tre quelli di Calhanoglu, otto quelli di Suso, ma entrambi sono chiamati a fare di più, molto di più, ora che in rossonero è arrivato Krzysztof Piatek, un attaccante che attacca la profondità e che ama essere rifornito di palloni in area di rigore.

Il turco e lo spagnolo sono e rimangono fondamentali per il Milan e la qualificazione alla prossima Champions League passa anche e soprattutto dal loro rendimento, che però dovrà cambiare e anche in fretta: il "Diavolo" non può aspettare e questo è un treno da non perdere, tanto per la squadra, quanto per le due talentuose ali rossonere che alle qualità tecniche dovranno abbinare spirito di squadra e voglia di sacrificarsi su ogni pallone.

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