In qualsiasi modo finisca, questa stagione è stata di puro insegnamento. Nonostante le problematiche dirigenziali, nonostante la breve parentesi Fonseca, nonostante le vicende sia in campo che fuori e nonostante alcune cadute che hanno fatto rumore, il Milan rischia di concludere l'annata con ben due trofei. Sembra assurdo, ma è così. La squadra rossonero ha vissuto più bassi che alti, ma ha comunque permesso ai suoi tifosi di vivere alcune serate molto importanti. Dal Derby deciso da Gabbia alla notte del Bernabeu contro il Real Madrid, passando per la finale di Supercoppa all'ultima sfida stagionale contro l'Inter non vinta, ma stravinta.


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Milan, stagione di insegnamento. La difesa a 3 funziona: perché non farla prima?
Milan, questa stagione insegna qualcosa. Un futuro targato dalla difesa a 3
—Insomma, qualche bagliore di luce nel grande buio c'è stato. La stagione rimane negativa, poiché se ai nastri di partenza sei presente fra le squadra candidate allo scudetto e poi concludi, forse, al nono posto allora qualcosa evidentemente è mancato. La costanza, sicuramente, un po' di fiducia e un collante fra squadra e dirigenza. Ne riparleremo, poiché il tempo dei bilanci finali si avvicina, ma intanto il Milan continua a giocare e qualche piccola soddisfazione se la toglie.
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Dal malanno dei derby a un'imbattibilità che dura da ben 5 stracittadine. Il Diavolo ha ribaltato la pessima striscia che lo ha visto uscire con le ossa rotte nelle sfide con l'Inter della scorsa stagione. Ha battuto i nerazzurri in una finale e ha vietato loro di giocarne un'altra. Poi, si è messo meglio in campo, trovando un'insolita solidità con la difesa a 3. Ora, però, ci chiediamo: perché non farlo prima? Le caratteristiche dei giocatori rossoneri sono ben chiare ed era alquanto logico pensare a un Milan più difensivo ma molto pericoloso in ripartenza.
Andiamo avanti, anche questo dettaglio tecnico-tattico fa parte degli insegnamenti di questa stagione. Il Milan dovrà ripartire da questa base, dovrà lavorarci e migliorarla ulteriormente. In questa annata si è toccato il fondo diverse volte, ma proprio per questo persiste un pizzico di ottimismo in ogni tifoso rossonero. Magari non lo ammetteranno mai, ma sanno benissimo che il Diavolo porta in dote tanto talento e tanta qualità. Ora, però, tocca alla dirigenza: Furlani e compagnia dovranno permettere a questa squadra di brillare come merita. LEGGI ANCHE: Milan, capitolo DS: qualcosa non quadra. E se la Coppa Italia cambiasse tutto?>>>
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