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MILAN, MALDINI: “Vi racconto le mie finali”

Paolo Maldini, bandiera del Milan
Paolo Maldini, bandiera rossonera, racconta nel dettagli i momenti più emozionanti della sua carriera

Gianluca Raspatelli

Paolo Maldini, storico capitano del Milan, ha rilasciato una lunga intervista al Magazine Champions League di Italia 1. L'ex difensore, vincitore con la maglia rossonera di ben 5 Champions League, ha raccontato i momenti più emozionanti della sua lunga e gloriosa carriera al Milan. Maldini racconta di quando inziò a giocare a calcio: "Mi è sempre piaciuto il calcio, la palla mi faceva divertire: deve essere qualcosa di genetico" riferendosi alla grande carriera di papà Cesare, e ancora: "Dopo l'oratorio e i giardinetti, feci questo provino e da lì iniziò tutto". Poi passa a raccontare delle sue finali più emozionanti: "La prima finale contro lo Steaua nel 1989 oggi sarebbe impossibile, con lo stadio diviso a metà: al Camp Nou ci saranno stati 2 pullman dei tifosi dello Steaua contro 90.000 tifosi del Milan. Ci sembrava un'occasione irripetibile ma è con quello spirito che poi abbiamo giocato altre 7 finali".

Un pensiero alle ultime due finali giocate con Ancelotti, in Turchia e Grecia: "In Turchia fu incredibile: dominammo 110 dei 120 minuti, creammo occasioni anche dopo il 3-3 ma così va il calcio, anzi lo sport. Della finale greca ricordo poco, ero talmente imbottito di antidolorifici che ricordo solo i gol di Inzaghi e il momento di quando alzo la coppa... due giorni dopo mi operai al ginocchio e al risveglio per qualche attimo non mi resi conto se avevo vinto o perso".

Infine una vera e propria dichiarazione di amore per il suo Milan: "Il Milan fa parte della mia vita: iniziò mio padre, poi e ora i miei figli giocano nelle giovanili, sono rossonero nel sangue al di là dell'aspetto sportivo".

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