© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sergio Conceicao, tecnico del Milan 24/04/2025 PianetaMilan.it (getty images)
Partiamo da un dato effettivo, perché se il Milan vincesse anche la Coppa Italia, dopo la Supercoppa, non salverebbe in alcun modo la stagione. Già, perché le delusioni vissute in questa annata sono troppo grandi, da un campionato mediocre all'eliminazione dalla Champions League, e alcune di queste non riguardano neanche il campo. Tuttavia, un successo a Roma, contro una tra Bologna ed Empoli, condurrebbe il club rossonero a un punto di partenza, non di arrivo. Qualora il Milan concludesse la stagione con due trofei, l'ambizione non dovrà, in alcun modo, diminuire, anzi.
La mancata qualificazione alla prossima Champions League rappresenta un grande fallimento, poiché la squadra ha delle qualità da prima della classe. A mancare è stata la costanza, un'ambiente sano e una programmazione chiara fin da subito. Il mercato invernale, fatto per migliorare una situazione negativa, non ha portato i risultati sperati e, difatti, il Milan ha trovato una quadra solida ed efficace senza neanche uno degli investimenti fatti a gennaio. In estate, dunque, deve partire una rivoluzione sensata e analizzata nei minimi dettagli.
Passiamo, poi, a Sergio Conceicao. Il tecnico portoghese sembra ormai condannato all'esonero. Questo appare come un pensiero comune, per voci e indiscrezioni, nonostante tutto possa cambiare con la nomina di un nuovo direttore sportivo. Non sappiamo ancora cosa succederà, ma il possibile esonero di Conceicao potrebbe donare maggiore responsabilità al suo successore, ancor di più se il Milan vincesse la Coppa Italia. Esatto, perché sostituire un allenatore che ha concluso la sua avventura con due trofei costringerebbe il suo successore a fare meglio.
Dunque, come potrebbe riuscirci costui? Semplice, vincendo lo Scudetto. Sembra un'esagerazione, ma i fatti dicono questo. Il Milan non vince due trofei, in una sola annata, dalla stagione 2007/08, in quell'occasione arrivarono Supercoppa Europa e Mondiale per Club, e si tratta di un'astinenza lunga 18 anni. Lo standard, per un club come quello rossonero, deve essere questo e Sergio Conceicao, nonostante critiche e risultati negativi, rischia di lasciare un'eredità molto, ma molto, pesante. LEGGI ANCHE: Milan, ode a Luka Jovic (e Conceicao): altro che il disertore Origi… >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA