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ROME, ITALY - MARCH 24: FIGC President Gabriele Gravina attends the women 4 Football event at Salone D'onore del CONI on March 24, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Napoli-Milan, uno scontro infinito. Il match di Riad ha lasciato dei lunghissimi strascichi di polemiche legate allo scontro verbale tra Massimiliano Allegri e Lele Oriali, collaboratore di Antonio Conte. Nella giornata di ieri ilclub partenopeo ha voluto denunciare il fatto con un comunicato stampa:
'La SSC Napoli condanna con fermezza l’atteggiamento dell’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri che, durante la semifinale di Supercoppa Italiana, alla presenza di decine di persone a bordocampo e in diretta televisiva, ha pesantemente insultato Gabriele Oriali con termini offensivi e reiterati. Auspichiamo che tale aggressione, totalmente fuori controllo, non passi inosservata, a maggior ragione perché, con 33 telecamere impegnate nella produzione dell’evento, è impossibile non riscontrare quanto avvenuto'.
A margine della conferenza post-consiglio federale, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni in merito al caso legato ad Allegri e Oriali. Ecco, di seguito, le sue parole:
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L'aggressione verbale Allegri-Oriali? Qui è un fatto culturale. Dobbiamo riacquistare il senso dell'educazione. Ultimamente si è convinti che più si urla e più si condiziona la scelta o la decisione dell'arbitro o degli addetti ai lavori, ma invece è solo una sconfitta per l'immagine del calcio italiano. Il caso Hermoso-Folurunsho? Basta con queste modalità di aggressioni continue, vale per tutti, per Folorunsho, per i presidenti, per i dirigenti, i calciatori e i tifosi. Parliamo di fair play ed etica, facciamo le campagne e ce lo stampiamo sul petto e poi andiamo in campo e ci sputiamo addosso".
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