Fabio Paratici appare come il profilo in pole position. L'ex dirigente del Tottenham è, forse, ciò che necessita maggiormente la società rossonera: un dirigente italiano che conosce molto bene le dinamiche del nostro campionato e che si fa forte dei diversi rapporti coltivati, negli anni, in Serie A. Tuttavia, ci sono ancora diversi quesiti che probabilmente troveranno una risposta solo in futuro: questi riguardano il ruolo di Zlatan Ibrahimovic.
Ora, lo svedese si è fatto rivedere sia dalle parti di Milanello che dalle parti di San Siro. Lo stesso Furlani ha tenuto a sottolineare che lo svedese non sarà sollevato dal suo incarico e che i rapporti tra i due rimangono positivi. Eppure, l'inserimento di un DS puro rischia di togliere delle responsabilità a qualcuno. Se Furlani rimane intoccabile, visto anche il suo apporto sul fronte economico e finanziario, sono solo due i principali indiziati: Ibrahimovic, appunto, e Geoffrey Moncada. Pendiamo dalla parte dello svedese, questo perché Moncada riveste un altro ruolo importante che riguarda la zona scout, dunque legato a quelle che saranno le strategie di mercato del club rossonero.
Che fine farà, dunque, Ibrahimovic? Lo scopriremo presto, ma una sua effettiva uscita di scena rimane improbabile. L'ex calciatore rimane un uomo di RedBird, ingaggiato da Gerry Cardinale, e parte fondamentale del progetto americano. Magari, Ibrahimovic passerà a ben altri incarichi, slegandosi dal macigno della squadra, e dicendo addio al tanto sponsorizzato "gruppo di lavoro". LEGGI ANCHE: I 2 punti del nuovo Milan: Leao fondamentale, basta con i "Joao Felix" >>>
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