Ecco il 3-4-3, il modulo che risolve tutti i problemi del Milan? L'analisi
—In porta Mike Maignan resta intoccabile. In difesa la situazione è critica, ma con la difesa a tre Pavlovic sarebbe inamovibile come braccetto, valorizzando al massimo le sue caratteristiche. A destra De Winter e Tomori si giocherebbero il posto, mentre al centro Gabbia guida la retroguardia con il giovane Odogu pronto a fare il jolly difensivo. Sulle fasce, Estupinan e Saelemaekers sono le scelte più ovvie, con i giovani Bartesaghi e Athekame pronti nel caso del bisogno. A centrocampo, vista l’abbondanza, sarà difficile fare un solo nome. La coppia ideale sarebbe un playmaker affiancato a un centrocampista bravo nella doppia fase, ma non è da escludere un doppio play contro squadre chiuse.
In attacco la situazione diventa più interessante. Sulla carta, i due trequartisti sarebbero Nkunku e Pulisic: il primo garantirebbe imprevedibilità e attacco alla profondità, il secondo gol, passaggi e sacrificio. In sostanza, uno dei due sarà più vicino alla porta, mentre l’altro avrà un ruolo di rifinitore e parteciperà maggiormente alla fase difensiva. Questo ruolo potrebbe anche essere ricoperto da un centrocampista alla Loftus-Cheek.
Per completare l’attacco servirebbe una punta abile ad attaccare la profondità e a svariare, garantendo inserimenti per i due trequartisti e il centrocampista: questo ruolo potrebbe essere perfetto per Leao, con Gimenez pronto a subentrare.
In sintesi, il 3-4-2-1/3-4-3 è il modulo ideale per combinare solidità difensiva e molteplici soluzioni offensive, valorizzando al meglio anche i nuovi arrivati come Nkunku. Chiaramente non si tratta del modulo che risolverà tutti i problemi del Milan, ma potrà aiutare Allegri a valorizzare al meglio tanti giocatori: da Nkunku a Pavlovic, passando con Rabiot e finendo con Saelemaekers ed Estupinan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/453c5023e3de769bff9f127893d3a4c4.jpg)