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Milan, la tua forza è nella difesa: adesso sognare non costa nulla | News

Fikayo Tomori e Malick Thiaw, difensori del Milan (getty images)
Da quando il Milan ha cambiato assetto tattico, inserendo un difensore in più, ha cambiato marcia: adesso il Diavolo può sognare in grande

Enrico Ianuario

Cinque partite, quattro vittorie e una sconfitta. E' questo il momento di forma che sta attraversando il Milan da quando Pioli ha cambiato assetto tattico. Inserendo un difensore in più, i rossoneri hanno subìto appena un gol nelle ultime cinque partite, anche se in quell'occasione (gol di Lautaro nel derby) il Diavolo scese in campo con il 3-5-2 e non con il 3-4-2-1, modulo che ha consentito a Pioli di conquistare quattro successi, solidità difensiva e pericolosità in avanti. Se l'allenatore del Milan avesse avuto questa intuizione nello sciagurato mese di gennaio, probabilmente il Diavolo oggi sarebbe in piena lotta per lo scudetto. Ma con i se e con i ma la storia non si fa e il Milan, lo scorso mese, ha visto sfumare tre obiettivi su quattro: scudetto - con il Napoli lanciatissimo a +18 sui rossoneri-, Supercoppa Italiana persa a discapito dell'Inter e un'inaspettata eliminazione agli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Torino.

L'obiettivo dichiarato dallo stesso Pioli, una volta messosi il cuore in pace perché conscio di non vincere il secondo scudetto consecutivo, è quello di centrare un posto per partecipare alla prossima Champions League. Già, la Champions League. Un trofeo che manca dal lontano 2007, quando allora giocavano mostri sacri come Kakà, Seedorf, Maldini e tanti altri pluricampioni allenati da mister Ancelotti. Se a tanti non ha sorpreso vedere questo Milan qualificarsi agli ottavi, considerando anche il periodaccio che ha attraversato, molti si sono stupiti dell'ottima vittoria nella gara d'andata contro il Tottenham. Il Milan andrà a Londra, la settimana prossima, per giocarsi una qualificazione ai quarti di finale che manca dalla stagione 2011-2012 partendo in vantaggio di 1-0 grazie al gol, nella partita di San Siro, di Brahim Diaz.

Qualora dovesse superare anche lo scoglio Tottenham, il Milan potrebbe rappresentare una vera e propria mina vagante in giro per l'Europa che tante altre squadre, sicuramente più forti almeno sulla carta, vorrebbero evitare. In questo modo la squadra di Pioli potrebbe diventare a sorpresa un'outsider della competizione. Se tre obiettivi su quattro sono sfumati, adesso resta quantomeno da centrare il quarto. Il posto in Champions League potrebbe essere occupato anche vincendo la competizione stessa, obiettivo o ambizione che non sentiremo mai pronunciare dalle bocche di Pioli, Maldini e Massara. Però sognare è lecito, specialmente con questa ritrovata solidità offensiva. Del resto, nemmeno un anno fa, grazie ad una difesa di ferro il Milan ha vinto uno scudetto a detta di molti, se non di tutti, a sorpresa. Milan, tutti i retroscena sul Nuovo Stadio >>>

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