Esperienza o scommessa?
—Volendo escludere i sogni come Antonio Conte e Carlo Ancelotti, gli allenatori papabili non sono poi così tanti. Quello di Massimiliano Allegri sarebbe un ritorno accolto in maniere diverse, dato che vi sono alcuni tifosi che non dimenticano i suoi ultimi due anni in rossonero tra il 2012 e il 2014. Approccio condiviso, invece, per Roberto Mancini. Sull'ex ct dell'Italia pesa, e non poco, la sua esperienza all'Inter e i titoli vinti con i nerazzurri. In un momento di protesta come quello che stiamo vivendo, annunciare un ex Inter non sarebbe proprio la mossa migliore da fare.
E poi? Poi c'è Vincenzo Italiano, allenatore che sta facendo molto bene con il Bologna. Le ultime stagioni, d'altronde, parlano per lui: tre finali raggiunte con la Fiorentina (2 di Conference League e una di Coppa Italia) e prestazioni sempre più convincenti con la squadra rossoblù. Da non escludere anche altri profili come quello di Maurizio Sarri, già accostato prima dell'arrivo di Sergio Conceicao, Igor Tudor, attualmente svincolato dopo la breve parentesi con la Lazio, e Roberto De Zerbi.
Infine, c'è Cesc Fabregas. L'allenatore spagnolo sta sorprendendo tutti con il suo Como. Bel gioco, ottimi risultati con una squadra neopromossa e una filosofia sempre offensiva. Lo abbiamo visto a San Siro nella vittoria in rimonta del Milan, ma i tifosi rimangono scettici. Un'altra scommessa, come quella fatta con Paulo Fonseca, potrebbe condurre a un'altra stagione ricca di alti e bassi. Il popolo rossonero, dunque, chiede a gran voce una linea ben definita che sottolinei l'ambizione del club. LEGGI ANCHE: Milan, un'estate e un mercato dalle porte girevoli: chi esce e chi rimane >>>
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