Bisogna rifondare, ma c'è anche la necessità di uomini di campo. Il riferimento è, ovviamente, ai dirigenti rossoneri. Il famoso "gruppo di lavoro" non si è dimostrato all'altezza, ha sbagliato nella sua comunicazione così quanto nelle decisioni prese fino a ora. Le squadre vincenti, d'altronde, hanno sempre avuto alle spalle una grande dirigenza, ma se i tifosi rossoneri si guardano indietro trovano solo un silenzio assordante. Il Milan ha il vitale bisogno di una gerarchia chiara, di una guida coraggiosa, di investimenti che dichiarino una grande ambizione. A giugno, dunque, rifondare diventa un imperativo: anche a costo di scelte impopolari.
E la squadra?
—Da Rafael Leao a Theo Hernandez fino a Mike Maignan. Gli eroi del 19esimo scudetto sono messi in discussione. La questione rinnovi, alcuni comportamenti spiacevoli, le prestazioni e, soprattutto, i risultati non possono garantire sicurezze. I tifosi rossoneri guardano al futuro con pessimismo, ma questa diventa l'occasione perfetta per ricominciare da zero. Le rivoluzioni sportive, ricordiamo, possono avvenire anche senza sacrifici, ma i nostri eroi devono cambiare marcia e mentalità. Ibrahimovic e compagni hanno provato a creare il Milan in sette giorni, hanno fallito e tra non molto avranno un'estate intera per riprovarci. LEGGI ANCHE: Milan, con le quattro punte si fa fatica. E le statistiche sono deludenti >>>
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