Sérgio Conceicao ha recentemente dichiarato di aver scelto il Milan per vincere la Champions League: ma c'è qualcosa che non torna ...
Nel corso delle ultime ore, nelle teste dei tifosi del Milan, continuano a fare eco le dichiarazioni rilasciate da Sérgio Conceicao al 'Coimbra Football Congress 2025'. Il lusitano, infatti, ha espressamente spiegato di aver accettato la proposta del club rossonero con l'obiettivo di vincere la Champions League. Un trofeo che, come da lui stesso ammesso, rappresenta un sogno e allo stesso tempo un obiettivo e che, evidentemente, pensava di poter conquistare da allenatore del Diavolo.
"Volevo andare in uno dei campionati più forti del mondo. Ho il sogno e l'obiettivo di vincere la Champions League e per questo ho scelto il mio attuale club. Sapevo le difficoltà che avrei incontrato, in un contesto in cui non ho scelto la squadra, in cui non ho tempo per allenarmi e con l'obbligo di vincere. Tuttavia, è un club storico che può darmi la possibilità di avvicinarmi a uno degli obiettivi della mia carriera, dopo aver vinto tanto in Portogallo".
Milan, Conceicao pensa davvero alla Champions? Ecco cosa non torna ...
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Proprio partendo da queste parole è però necessario fare un'analisi. Si tratta infatti di dichiarazioni che risuonano come particolari. Non tanto per il momento in cui sono state pronunciate, figurarsi, quanto per la natura delle stesse. Sérgio Conceicao ha accettato di sedersi sulla panchina del Milan, ben consapevole che il contratto sarebbe stato di soli sei mesi, fino al termine della stagione. Il che già porta a fare tutti i ragionamenti del caso su questa annata. Nel corso di questi mesi ha più volte rimarcato di essere conscio della squadra che ha preso in mano e delle difficoltà che stava vivendo.
Ma com'è possibile, alla luce di questo, parlare di obiettivo Champions League? Al di là della posizione del Milan in classifica quando il lusitano ha preso il posto di Paulo Fonseca, tutti erano consapevoli delle risicate possibilità dei rossoneri di vincere la massima competizione europea. Tolto il disastro con la Dinamo Zagabria che ha complicato il tabellone, ai nastri di partenza c'erano almeno 10 pretendenti più forti del Diavolo, tra Spagna, Francia, Germania ed Inghilterra.