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Milan, Colombo: “I rimproveri di Ibrahimovic utili, Pioli ha una grande dote”

Colombo, ex attaccante AC Milan (GettyImages)

Colombo, giovane attaccante della Cremonese, ma di proprietà del Milan, ha rilasciato un'interessante intervista.

Stefano Bressi

Ha iniziato la stagione con il Milan, ma a gennaio è andato in prestito alla Cremonese per trovare più spazio, Lorenzo Colombo. L'attaccante classe 2002 aveva segnato già una rete in rossonero e un'altra l'ha messa a segno con i grigiorossi. Ai microfoni di goal.com ha rilasciato una bella intervista sull'esperienza rossonera. Ecco le sue dichiarazioni.

Sull'esordio: “Non mi ricordo cosa mi ha detto Pioli, in quelle situazioni prevale l’emozione. Di solito quando si fanno gli esordi si tende sempre a entrare un po' spensierati, personalmente mi sono passate davanti tante immagini in quel momento, le immagini di tutto il mio percorso nel settore giovanile, di tutti gli sforzi e sacrifici che ho fatto durante gli anni. E’ stato veramente un grande premio personale, lo possiamo definire così”.

Sul gol contro il Bodo/Glimt: “Quella rete ha avuto un sapore specialissimo perché noi attaccanti viviamo per il goal. Dovevo farmi trovar pronto in quella situazione perché c’era stata poche ore prima la notizia della positività di Ibrahimovic, dovevo rispondere con i fatti e ho cercato di immagazzinare tutta la voglia, tutta la forza che avevo e per fortuna è andata bene”.

Su Ibra: “Potersi allenare con lui è una fortuna immensa e inspiegabile. Ibrahimovic come tutti sappiamo ha fatto la storia del calcio, ritrovarselo ad inizio carriera nella stessa squadra è un privilegio che in pochi hanno. Io sono stato molto fortunato, ho cercato di prendere tutto quello che potevo, soprattutto osservandolo, osservando i dettagli, spero che mi possa servire in futuro. A me personalmente aiuta molto il suo rimprovero, perché lui durante gli allenamenti si aspetta sempre il massimo e non puoi mai sbagliare, se sbagli arriva il suo rimprovero. Per me questa è una cosa costruttiva, ti fa stare sul pezzo, ti porta ad alzare l’asticella e ovviamente alzando l’asticella si migliora. Devo ringraziarlo per questo, il suo modo di fare aiuta secondo me”.

Su mister Pioli: “Mister Pioli è sicuramente un ottimo allenatore, lo ha dimostrato. Una dote importante che ha secondo me è il dialogo con il gruppo: c’è anche un rapporto umano tra il gruppo e il mister, questa è una cosa fondamentale perché alla lunga, soprattutto nelle partite che contano, questi valori devono emergere per dare qualcosa in più e portare il risultato a proprio favore”.

Sul passaggio alla Cremonese: “E’ stata una scelta mia, il Milan ha detto proprio che la scelta era totalmente mia, se fosse stato per loro potevo anche restare lì. Sicuramente questa libertà di scelta mi ha fatto ragionare molto e alla fine ho pensato che andare via in prestito fosse la scelta giusta per crescere, perché l’importante è poter giocare e avere la possibilità di sbagliare e di capire le situazioni di gioco. Poi quando un direttore del calibro di Braida ti cerca come fai a dire di no…”.

Su Leao: “Sicuramente è una delle favorite, ha una squadra molto forte, dei giocatori presi singolarmente molto forti, con Leao che probabilmente spicca fra tutti, ma anche noi abbiamo le nostre qualità, siamo l’Italia e possiamo giocarcela benissimo come insegna la storia”.

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