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Igli Tare, dirigente accostato al Milan 21/05/2025 PianetaMilan.it (getty images)
L'auspicio, semplice e banale, che tutti i tifosi del Milan si augurano è che la dirigenza smetta di pensare come collettivo. Serviva, serve e servirà un solo uomo al comando dell'ambito tecnico, una sola mente ricca di esperienza che possa programmare e segnare un nuovo percorso per una squadra che gode già di una buona qualità. Mercato, allenatore e presenza: la missione di Igli Tare inizierà fin dal primo giorno di ritiro.
Basta compromessi, basta "gruppo di lavoro". Il team formato da Furlani-Moncada-Ibrahimovic ha fallito e deve pagare il prezzo dei propri errori. Nonostante le insistenti voci, tutti noi speriamo che Tare sia libero di decidere e ragionare senza paletti, condizioni o "ultime parole". Difficile, lo sappiamo, ma capiremo meglio della liberà del dirigente albanese alla prima trattativa o, forse, al primo discorso legato ai delicati rinnovi di Maignan, Theo Hernandez e Pulisic.
Intanto, iniziano a diffondersi le prime "liste della spesa". Il Milan ha il vitale bisogno di rinforzarsi, pregando che nessuno dei top venga ceduto alla prima grande offerta. C'è una difesa da rivoluzionare, un centrocampo da rafforzare con muscoli e quantità e un attacco da appesantire. Non sono un caso, difatti. i nomi di Gila, Lucca, Ndoye e Milinkovic-Savic, profili già affermati che, in un contesto sano, possono fare la differenza. Non c'è da dimenticare, inoltre, che il Milan avrà una stagione dagli impegni contati: l'esclusione dalle coppe europee può diventare un fattore positivo se pensato con ambizione e strategia.
Un allenatore con idee giuste, un mercato funzionale (non per forza ricco) e un ambiente da disinfestare. Il Milan deve ripartire con il passo giusto, ma è inevitabile che le scelte che verranno fatte da qui a fine agosto diranno molto sulle reali ambizioni della società rossonera. Si vorrà tornare in alto? Lo scopriremo tra non molto.
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