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Milan, capolavoro tattico di Pioli: in tre mosse ha messo alle corde il Napoli

Stefano Pioli, allenatore del Milan (getty images)
Con tre mosse tattiche Stefano Pioli domenica sera ha messo alle corde il Napoli: il Milan ha dominato e stravinto una gara senza discussioni

Enrico Ianuario

Chiedete scusa a Pioli. L'allenatore del Milan è stato spesso criticato, anche ingiustamente. Come se la gente avesse dimenticato il capolavoro della passata stagione e di cosa stia facendo in Champions League nonostante non abbia a disposizione una squadra da top europea. Nonostante ciò, l'ex allenatore di Inter e Fiorentina ha sempre saputo ascoltare le critiche e rispondere sul campo e una risposta chiara e concreta è arrivata proprio due sere fa allo Stadio 'Diego Armando Maradona' di Napoli.

Con tre mosse, l'allenatore del Milan ha piegato la squadra più in forma del campionato di Serie A e una delle più forti attualmente in Europa. Non si può dire altro sul Napoli: i numeri e le prestazioni di questa stagione sono tutti dalla parte della squadra di Spalletti, ma se c'è stata una squadra che ha messo in seria difficoltà i prossimi campioni d'Italia è stato proprio il Milan, detentore dello scudetto. Dicevamo delle mosse. Contro una squadra così forte a livello offensivo è stata corretta la scelta di tornare alla difesa a quattro e schierare i giocatori con il modulo con cui si ha vinto lo scudetto.

4-2-3-1, dunque. Garanzie come Calabria e Kjaer ai loro posti, centrocampo più fisico e reparto avanzato dinamico e imprevedibile. La prima mossa vincente, che poi altro non è una conseguenza della seconda, è quella di aver schierato Krunic al fianco di Tonali e avanzando sulla trequarti Bennacer. Nessuna si aspettava queste due scelte, ma le due mosse di Pioli sono state azzeccate. Tonali era libero di impostare e di avanzare proprio grazie alla presenza di Krunic, vero grande equilibratore di questa squadra anche lui spesso ingiustamente finito sotto la lente d'ingrandimento della critica. E Bennacer, che partita: non ha fatto toccare un pallone a Lobotka, uno dei centrocampisti più in forma del nostro campionato. Perfetto in fase di non possesso l'algerino, autore di tanto lavoro sporco eseguito alla perfezione.

Lavoro sporco di cui ne ha beneficiato Brahim Diaz, la terza mossa vincente di Pioli. Finalmente è stato schierato largo a destra e non trequartista, un ruolo dove può dare libertà alla sua fantasia e alla sua corsa palla al piede. Probabilmente messo sulla fascia si sente a più agio e non 'soffocato' come spesso appariva partendo da una posizione più centrale. In un colpo solo Pioli ha ritrovato certezze e tolte alcune alla squadra che dovrà affrontare anche in Europa tra pochi giorni. Dopo mesi di meritate gioie, adesso il Napoli non può più sottovalutare questo Milan. E a 'San Siro', di certo, non sarà una passeggiata per Spalletti e i suoi ragazzi. Milan, il 'nuovo' centrocampo penalizza De Ketelaere?

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