Continua la telenovela legata al nuovo direttore sportivo del Milan. La vittoria nel derby di ritorno contro l'Inter e la finale di Coppa Italia conquistata sembrano aver donato all'ambiente rossonero un po' di tranquillità. La squadra di Sergio Conceicao punta al secondo trofeo in una stagione certamente deludente sia per il campionato che per la, ormai sicura, mancata qualificazione alla prossima Champions League. In tutto questo, la dirigenza cerca di programmare il futuro, ma la lista delle scelte inizia a diventare lunga. Il tempo stringe e il Milan si ritrova, ancora, senza un vero e proprio DS.


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—Già, poiché le riflessioni vanno avanti e i nomi, tra Tare, D'Amico e Sartori, continuano a diffondersi. In questi giorni abbiamo sentito parlare di incontri, trattative, chiacchiere e possibili programmi, ma di concreto non c'è nulla. Furlani prosegue nelle sue valutazioni, ben conscio di non poter più sbagliare, ma la vicenda inizia a non quadrare. Parlando in maniera molto chiara, se Tare fosse stato un vero obiettivo sarebbe stato già ingaggiato. In primis, perché l'ex dirigente della Lazio è attualmente libero, diversamente da D'Amico che è sotto contratto con l'Atalanta.
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Ecco, dunque, che sorge la domanda: e se il Milan stesse, semplicemente, prendendo tempo? Lo sappiamo, l'inserimento di un nuovo direttore sportivo comporterebbe nuove scelte, nuove preferenze e, soprattutto, un nuovo allenatore. In questo caso, la posizione di Sergio Conceicao sembra aver guadagnato un po' si solidità dopo la conquista della finale di Coppa Italia. Dopotutto, parliamo di un allenatore che rischia di concludere i suoi primi 6 mesi in rossonero con addirittura due trofei, un qualcosa che al Milan non accade da ben 18 anni.
La dirigenza del Diavolo ragiona, poiché sa bene in che situazione è entrato Sergio Conceicao, quali difficoltà ha dovuto, subito, affrontare, e quali ostacoli gli hanno impedito di mettere la sua impronta sulla squadra. Ora, che il tecnico portoghese sembra aver finalmente trovato una quadra, la strada appare più chiara e vincere a Roma contro il Bologna potrebbe assicurare a Conceicao un nuovo futuro in rossonero. Sempre se il nuovo direttore sportivo lo permetta.
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