Ora, valutando le prestazioni dei quattro sopracitati, escludiamo Walker per la sua esperienza e funzionalità, il mercato invernale del Milan si può definire fallimentare? La risposta è sì, in attesa di un giudizio totale per quanto riguarda Santiago Gimenez. Il centravanti messicano è stato l'investimento più grande e su di lui c'erano, e ci sono ancora, grandi aspettative. Non potevamo aspettarci certamente fuoco e fiamme, d'altronde il campionato italiano è complicato e vive di equilibri unici, ma non possiamo evitare di sottolineare alcune prestazioni alquanto deludenti per il classe 2001.
L'altra faccia della medaglia ha un nome e un cognome: Kyle Walker. Il terzino inglese, che va per i 35 anni, dimostra l'efficacia di un concetto molto semplice: ogni squadra ha il vitale bisogno di giocatori esperti come lui. Il Milan, in vista del prossimo mercato, deve ragionare anche su quest'ottica. Non si può vincere con le giovani scommesse e bisogna dare al gruppo, sia in campo che fuori, degli esempi da seguire. La personalità di Walker l'abbiamo notata fin da subito, come nel suo esordio del derby contro l'Inter e soprattutto per le sue parole, sia davanti ai microfoni che ai suoi compagni di squadra. Intanto, però, dopo quella estiva viene bocciata un'altra campagna acquisti rossonera. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. LEGGI ANCHE: Milan, ennesimo errore: nessuno difende Conceicao. Lasciato solo... e senza parole>>>
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