Intervistato da L'Equipe, Paulo Fonseca, ex tecnico del Milan e ora al Lione, ha parlato della sua breve parentesi sulla panchina rossonera: "La mia squalifica? In quel momento della partita c'era una forte tensione, avevo appena ricevuto un cartellino rosso perché avevo contestato un fallo. Perché ho avuto una reazione così forte? Confesso che non mi piaceva il modo in cui l'arbitro stava dirigendo la partita. Tra il Milan e il Lione, non ho avuto un momento di pausa. E non potete immaginare la pressione che comporta allenare il Milan. Forse avrei dovuto fare una pausa, ma non voglio cercare scuse".
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Infine, l'allenatore portoghese ha concluso: "La mia sospensione ha rafforzato il gruppo e la sua voglia di combattere, ha unito lo spogliatoio. E anche le persone del club sono più unite. Non è solo a causa di questa sospensione, che ritengo ingiusta, è anche a causa della situazione del club, del nostro presidente. Si sente che abbiamo bisogno di stare più insieme che mai per vincere. Non ho mai, nemmeno nella mia vita personale o nella mia infanzia, commesso la minima aggressione. Sono sempre stato una persona molto calma. Quindi non voglio cercare scuse o dare l'impressione di giustificarmi. Ho sbagliato, lo riconosco".
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