Tralasciamo giorni, creazioni e Dio, poiché Tare si ritroverà, come detto, in una pessima situazione. L'obiettivo è quello di ricostruire prima una dirigenza e poi una squadra, puntare a una stagione migliore di quella che sta per finire (non ci vuole poco) e aggiungere elementi di valore a una base già buona. Questo, ovviamente, dovrebbe escludere le cessioni importanti e stimolare la vendita di pedine che hanno deluso anche le più piccole aspettative.
Tuttavia, c'è una domanda che rischia di rovinare tutto: chi lo farà, davvero, il mercato? Prima della sfida di campionato contro il Bologna, Furlani aveva un po' confuso le idee, ribadendo che "il mercato lo fa la società e gli attori possono cambiare". Cosa voleva intendere con ciò? Semplice, che, DS o meno, l'ultima parola starà sempre a lui. Si potranno fare trattative, chiudere accordi, proporre idee, ma il lasciapassare starà sempre tra le mani di Giorgio Furlani. E allora, dato che dalle risposte possono nascere altre domande, ci chiediamo: che senso ha ingaggiare un direttore sportivo se poi non lo si lascia lavorare?
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