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MERCATO MILAN E TOP NEWS – L’asse Leao-Theo, la firma di Sportiello

Fabio Barera

(fonte: acmilan.com) Tanto è cambiato dall'1-1 dell'andata - Malinovskyi e Bennacer i marcatori - ma ancora di più, da entrambe le parti, rispetto al 2-0 di San Siro che aveva avvicinato il Milan allo Scudetto numero 19. Allora furono due giocate dei singoli a spezzare l'equilibrio e indirizzare l'esito finale di una gara combattuta e tesa. Anche in questa stagione, però, rossoneri e bergamaschi si affidano alla compattezza e allo spirito di gruppo per esaltare le qualità individuali. Il Milan di Mister Pioli vuole dare ulteriore continuità ai recenti successi, mentre l'Atalanta di Gasperini ha già dimostrato di essere in grado di esaltarsi quando in palio ci sono punti importanti. Il Milan è camaleontico e, a seconda degli interpreti, varia spesso le proprie soluzioni offensive. L'Atalanta, che prima sviluppava e concludeva l'azione con molti uomini, oggi predilige invece offendere in modo diretto in ripartenza e isolare le qualità individuali. I moduli di riferimento dei rispettivi tecnici sono simili in numerosi aspetti, e i duelli saranno perciò delineati: Malick Thiaw - da centrale nel terzetto arretrato e coadiuvato dai compagni di reparto - dovrà fare attenzione a scegliere con cura quando arretrare e quando aggredire, con Højlund pronto ad attaccare la profondità e Lookman ad affrontarlo nell'uno-contro-uno. Nella porzione di campo opposta, i rossoneri puntano a ritrovare gli spunti e la velocità di Rafa Leão, così come la gamba in inserimento di Tonali ma anche di Krunić per sorprendere la compatta retroguardia bergamasca. Il Milan - dati alla mano - palleggia più dell'Atalanta e dovrà liberare con efficacia e continuità i propri trequartisti tra le linee, in particolare Brahim Díaz, e prestare attenzione ai movimenti di Boga, specialista nel trovare spazi alle spalle del centrocampo.

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