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Marotta sul ritorno alla Juventus: “No, voglio aprire un ciclo all’Inter”

Beppe Marotta, dirigente dell'Inter (credits: GETTY Images)

Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha chiuso le porte a un possibile ritorno alla Juventus. Ecco le sue parole a riguardo.

Stefano Bressi

Poco prima dell'inizio del match tra Crotone e Inter, ai microfoni di Sky, ha parlato Giuseppe Marotta, amministratore delegato del club nerazzurro. Tanti i temi affrontati, tra cui quello di un possibile ritorno alla Juventus. Ecco però tutte le sue parole: "La sensazione oggi è positiva, ma non abbiamo ancora vinto lo scudetto: è la verità. È giusto pensare a superare questo esame odierno, le motivazioni del Crotone saranno forti e noi vogliamo fare un risultato positivo".

Sul ritorno di Zhang: "È tornato approfittando di questa apparente tranquillità post-Covid per vivere con noi questo finale di campionato. Poi parleremo di futuro. Oggi siamo tutti concentrati su questa partita. Lui ha ritrovato un gruppo compatto grazie alle motivazioni e agli obiettivi chiari dati da Conte".

Sulla seconda impresa insieme a Conte: "Vincere è sempre difficile. Anche in quel caso partimmo con un ciclo nuovo, con una società andata in difficoltà negli anni precedenti. Conte ci ha messo del suo, ma anche quest'anno ha valorizzato al massimo la rosa che aveva a disposizione. Oggi c'è la giusta tensione prima di toglierci una grande soddisfazione".

Sul ritorno alla Juventus: "Assolutamente no. Sono arrivato all'Inter su richiesta di Zhang, voglio aprire un ciclo qui. Lo scorso anno siamo arrivati in finale di Europa League, quest'anno siamo vicini allo scudetto. Sarebbe bello e importante continuare qui".

Sulla professionalità dei giocatori: "Abbiamo a che fare con professionisti veri, non abbiamo avuto casi particolari in questi due anni. Il lavoro di Conte è stato difficile, ma la sua leadership si è vista tantissimo e tutti hanno seguito il credo dell'allenatore. Non c'è stata alcuna mela marcia, altrimenti sarebbe stata subito isolata. Vediamo attaccamento alla maglia, tutti i calciatori sono stimolati".

Su Sensi: "Ci sono calciatori che forse maturano con lentezza. Ad esempio tra lui e Barella, il secondo si è inserito subito. Sensi ha ottime qualità, ma ha avuto diversi infortuni e quando si susseguono c'è discontinuità di preparazione. Ma noi puntiamo su di lui e dovrà farlo anche la Nazionale".

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