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Maldini, che tackle a Rangnick: il suo futuro è lontano dal Milan

Salvatore Cantone

MILAN NEWS - La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, riporta le parole di Maldini contro Rangnick: il futuro del dirigente è lontano dal Milan

NEWS MILAN - Come viene riportato dalla Gazzetta dello Sport,Ralf Rangnick, comunque andrà a finire,  passerà alla storia come il personaggio che in pochi mesi ha decapitato mezza dirigenza del Milan. La cosa paradossale è che il tedesco deve essere ancora ufficializzato. Dopo Boban, che ha pagato con il licenziamento l'intervista concessa alla rosea, anche Paolo Maldini si scaglia contro Rangnick. Le modalità sono diverse, perchè l'ex capitano non ha attaccato la dirigenza, ma il discorso è simile a quello del suo amico croato.

«Non avendo mai parlato con Rangnick, non capisco su quali basi vertano le sue dichiarazioni, anche perché dalla proprietà non mi è mai stato detto nulla - sottolinea Maldini - Il tecnico tedesco parlando di un ruolo con pieni poteri gestionali sia dell’area sportiva che di quella tecnica, invade delle zone nelle quali lavorano dei professionisti con regolare contratto. Avrei dunque un consiglio per lui: prima di imparare l’italiano dovrebbe dare una ripassata ai concetti generali del rispetto, essendoci dei colleghi che, malgrado le tante difficoltà del momento, stanno cercando di finire la stagione in modo molto professionale, anteponendo il bene del Milan al proprio orgoglio".

Maldini si riferisce a diverse dichiarazioni di Rangnick, che proprio ieri mattina aveva parlato a Sport im Osten della possibilità di allenare il Milan: "Ho già detto che un po’ di tempo fa c’è stato un contatto con il Milan ma, a causa del coronavirus, ora ci sono temi più importanti. Per convincermi ad accettare una sfida del genere devono combaciare tantissime componenti". Il direttore dell'area tecnica ha spiegato di essere intervenuto per difendere il club e soprattutto la squadra, ritenendo destabilizzanti le ripetute esternazioni di Rangnick in vista di una possibile ripresa della stagione. Un aspetto importante da sottolineare: Maldini aveva avvisato il Milan sui contenuti dell'intervista all'ANSA, quindi da via Aldo Rossi non sono rimasti sorpresi.

Di sicuro il comportamento di Rangnick ha infastidito non solo Maldini, ma anche altre componenti dall'interno del club. Nonostante questo, però, il candidato numero per la panchina rossonera resta il tedesco, anche se ci sono diversi tasselli da sistemare. Rangnick è come se volesse stanare il Milan a fare il passo decisivo, ma di certo il contesto particolare che stiamo vivendo non aiuta a sbloccare la situazione. L'altra cosa certa è questo sfogo dell'ex capitano allontana ancora di più Maldini dal Milan, forse a prescindere dall'arrivo o meno di Rangnick. Ovviamente la convivenza con il tedesco è impossibile, a maggior ragione dopo le dichiarazioni di ieri.

Il club intanto continua a smentire l'ipotesi Rangnick, ma questo attacco di Maldini autorizza a pensare a una conferma indiretta sulle voci che vogliono l'arrivo del tecnico. Altrimenti, per un dirigente notoriamente parco e molto equilibrato nelle parole come Paolo, perché fare un attacco così diretto? A questo punto la palla passa a Elliott, che deve gestire un nuovo caso molto difficile da risolvere. Una stagione tremenda fra cambi di allenatore e licenziamenti dirigenziali. Il progetto degli ex storici all'interno della società non ha funzionato, e con l'addio di Maldini se ne andrebbe anche l'ultima bandiera. In tutto questo c'è ancora una stagione da terminare. Vedremo cosa succederà, ma pensare a questo punto la permanenza dell'attuale direttore dell'area tecnica è veramente complicato. Intanto il Milan punta Chiesa, continua a leggere >>>

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