Dopo il Triplete arrivò Ibrahimovic. Milan, come risponderai stavolta all'Inter?
—In una delle sue peggiori stagioni, il Milan rischia di vincere comunque due trofei: Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Bene, diremmo, ma dall'altra parte c'è un'Inter che, allo stesso modo, rischia di vincere due trofei: Champions League e Mondiale per Club. Non c'è neanche bisogno di spiegare la differenza, sportivamente ed economicamente, perché, una volta, i protagonisti erano invertiti. Una volta c'era il Milan che snobbava il campionato e si esaltava nelle notti europee. Una volta c'era il Milan che godeva di una dirigenza forte, in ogni ambito, una squadra di qualità e un senso di appartenenza inscalfibile.
Adesso, invece, c'è un Milan al nono posto in classifica, una dirigenza improvvisata, un proprietario che non parla al suo popolo, un allenatore lasciato in piena solitudine e una tifoseria che si sta, lentamente, disinnamorando. Il tutto, mentre l'Inter gioca su ogni fronte, lotta per vincere ogni competizione e conquista la seconda finale di Champions League nel giro di tre anni. Il tutto, alla faccia di chi definiva i nerazzurri ormai in bancarotta. Di chi parlava di un progetto intelligente. Di chi provava a spiegare, ai tifosi del Milan sottolineiamo, che vincere sempre è noioso. Il tutto, e concludiamo, mentre il proprio presidente definisce una stagione del genere come "non totalmente negativa", a fronte della mancata qualificazione alla Champions League, dell'eliminazione per mano del Feyenoord, di un progetto fallimentare come il Milan Futuro e della totale assenza di comunicazione.
Però, dai, almeno i derby quest'anno non li abbiamo persi, no?
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