Il ritorno del pupillo e le nuove geometrie: come Rabiot può cambiare il Milan
—L'operazione Rabiot è stata favorita da una rottura con il Marsiglia dopo una lite con il compagno di squadra Rowe, un episodio che ha spinto il club francese a metterlo sul mercato. Il Milan ha colto l'occasione al volo, riportando Rabiot sotto la guida di Allegri, l'allenatore che lo ha lanciato e valorizzato più di ogni altro. Con 127 presenze e 16 gol, il francese conosce a memoria i metodi del suo tecnico, e la loro intesa sarà un fattore decisivo per l'integrazione.
La rivoluzione a centrocampo, con gli arrivi estivi di Modric, Rabiot, Ricci e Jashari, apre a nuovi scenari tattici. Allegri potrà scegliere di volta in volta se puntare sul 3-5-2, con Rabiot mezzala, o su un 4-3-3 più offensivo, sfruttando il francese come interno, Modric in regia e Fofana sull'altra mezzala. La duttilità di Rabiot sarà l'arma in più per un Milan che non è mai stato così ricco di soluzioni in mezzo al campo.
Il suo inserimento sarà agevolato dalla presenza dei compagni di nazionale, Mike Maignan e Nkunku. Con una rosa che bilancia campioni affermati e giovani in crescita, il Milan di Allegri ha ora tutti gli ingredienti per un campionato da protagonista.
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