Milano piange uno dei suoi uomini più rappresentativi nel mondo del calcio e dell'imprenditoria. È morto oggi Ernesto Pellegrini, storico presidente dell'Inter dal 1984 al 1995. Aveva 84 anni.


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Il mondo del calcio in lutto: è morto Ernesto Pellegrini, storico presidente dell’Inter
Lutto in casa Inter: si è spento Ernesto Pellegrini, il presidente dello Scudetto '89
—Pellegrini è stato una figura chiave nella storia nerazzurra, succedendo a Ivanoe Fraizzoli e precedendo Massimo Moratti. Durante la sua presidenza, l'Inter visse anni di grande entusiasmo, culminati con la vittoria dello Scudetto dei record nella stagione 1988-1989, sotto la guida di Giovanni Trapattoni e con campioni del calibro di Lothar Matthäus, Andreas Brehme e Ramón Díaz. Oltre al campionato, il suo palmarès da presidente include anche una Supercoppa Italiana e due Coppe UEFA.
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Ernesto Pellegrini, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha raccontato nel 2023 il ricordo di Silvio Berlusconi: "Ci siamo conosciuti nel 1984, non era ancora Presidente del Milan. Io ero alla guida dell'Inter, lo conobbi a casa di un comune amico. Abbiamo legato subito, nacque subito amicizia, simpatia, forse anche perché eravamo entrambi estroversi. E' stato l'inizio di una lunga storia che è durata quarant'anni".
Berlusconi ha cambiato l'Italia.
"Lo ricordo come un imprenditore visionario, uno che ha cambiato il paese. E' stato un grande politico che ha segnato la storia dell'Italia, non v'è dubbio. E poi è stato un amico, tra di noi c'è stato un rapporto vero e disinteressato, sincero".
Tanto che un giorno le scrisse anche... 'Forza Inter'
"Quando ci siamo conosciuti mi dette subito fiducia. A un suo collaboratore disse 'dai l'incarico della ristorazione delle aziende ad Ernesto che è un amico' e da lì nacque il rapporto con Fininvest e Mediaset. Poi nel '94, da Presidente del Consiglio, mi scrisse di suo pugno una lettera dove mi incitava a tenere duro. La mia Inter era in difficoltà e concluse con un 'forza Inter': era un rapporto vero, non c'erano motivi particolari ma solo una vera amicizia".
Avete segnato la storia del calcio italiano e della vostra città.
"Entrambi milanesi: lui però di Arcore, lo prendevo anche in giro per questo. Io milanese puro, nato in città. Io e lui siamo stati gli ultimi Presidenti milanesi di due grandi squadre come lo erano allora".
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