Il Lione di Fonseca, ex Milan, non ci sta e alza la voce dopo la sconfitta per 2-1 nel sentitissimo derby contro il Saint-Etienne
Il Lione non ci sta e alza la voce dopo la sconfitta per 2-1 nel sentitissimo derby contro il Saint-Etienne. Il club di proprietà di John Textor ha infatti presentato un ricorso al Comitato organizzatore delle competizioni della Lega calcio professionistica francese (LFP), chiedendo di non omologare il risultato in attesa delle decisioni della commissione disciplinare.
Le speranze di ribaltare l'esito del match appaiono minime, ma la mossa del Lione sembra avere un obiettivo strategico ben preciso: "condizionare" le future decisioni arbitrali in vista delle prossime, cruciali sfide per la corsa a un posto nella prossima Champions League.
Lione all'attacco: sconfitta nel derby non omologata? Il ricorso per "condizionare" la Champions
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La partita allo stadio Geoffroy-Guichard è stata tutt'altro che tranquilla, venendo interrotta per quasi 45 minuti a causa del vergognoso lancio di una monetina che ha colpito alla testa l'assistente dell'arbitro Mehdi Rahmouni, il quale ha sporto denuncia. La LFP ha prontamente aperto un'inchiesta su questi gravi incidenti, con la sentenza attesa per il 7 maggio. Il Lione, nel suo ricorso, ha anche sottolineato come "la sicurezza dei suoi giocatori non fosse garantita" durante l'incontro.
Tuttavia, il fulcro della contestazione del Lione riguarda un episodio specifico: l'infortunio subito da Corentin Tolisso, costretto ad uscire in barella dopo un intervento alla caviglia da parte di Lucas Stassin. Inizialmente, l'arbitro François Letexier aveva estratto il cartellino rosso nei confronti del giocatore belga, salvo poi cambiare la sua decisione dopo aver consultato il VAR. Questa clamorosa inversione di rotta ha avuto un impatto diretto sul risultato finale, poiché proprio Stassin, autore del primo gol del Saint-Etienne, ha siglato anche la rete del definitivo 2-1 nella ripresa.