Tuttavia, con un tridente offensivo consolidato composto da Salah, Firmino e Mané, lo spazio per Origi era ridotto. Scaduto il contratto con i Reds, nell’estate del 2022 il belga ha accettato l’offerta del Milan, convinto di poter diventare protagonista in Serie A.
L’avventura fallimentare al Milan
—L’esperienza in rossonero, però, si è rivelata un autentico fiasco. Arrivato a parametro zero con un contratto da 4 milioni di euro netti a stagione fino al 2026, Origi ha deluso le aspettative fin dal primo anno: solo 2 gol in 36 partite tra tutte le competizioni. Giunto in Italia con problemi fisici, ha faticato a trovare la condizione e non è mai riuscito a imporsi.
L’investimento su di lui è stato uno dei motivi di attrito tra la dirigenza e la proprietà rossonera, contribuendo all’addio di Paolo Maldini e Frederic Massara, coloro che avevano puntato su di lui. Nell’estate del 2023 il Milan ha cercato di liberarsene, ma Origi ha rifiutato ogni proposta di trasferimento, accettando solo un prestito al Nottingham Forest, esperienza che si è rivelata altrettanto deludente.
Dal Milan alla Serie C: il crollo definitivo
—Tornato in rossonero nel gennaio 2024, Origi è stato messo fuori rosa e non convocato per le partite della prima squadra. Vista l’impossibilità di trovare una soluzione sul mercato, il club aveva deciso di declassarlo al Milan Futuro, in Serie C. Poi, però, effettivamente non si è mai allenato agli ordini di mister Daniele Bonera, non ha mai fatto parte dell'organico della Seconda Squadra rossonera.
Il suo rifiuto di rescindere il contratto sta complicando ulteriormente la situazione, con il belga che si trova ormai ai margini del calcio che conta. Un crollo verticale per un giocatore che, solo pochi anni fa, faceva esplodere Anfield nelle notti di Champions League. LEGGI ANCHE: Segui con noi LIVE Milan-Feyenoord di Champions League>>>
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