Il mondo intero si è fermato lunedì mattina alla notizia della scomparsa di Papa Francesco, deceduto all’età di 88 anni nella sua residenza di Casa Santa Marta. Il Vaticano ha annunciato la sua morte nelle prime ore della giornata italiana, aprendo un’ondata di cordoglio globale che ha toccato anche il mondo del calcio, in particolare quello argentino.


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Il calcio argentino piange Papa Francesco: omaggio congiunto di Boca e River
A pochi giorni dal Superclásico, Boca Juniors e River Plate hanno messo da parte la storica rivalità per unirsi nel ricordo del Pontefice, rendendo omaggio congiunto a una figura che ha saputo unire anche nei momenti di divisione. Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, non era solo un Papa venuto dall’Argentina, ma un vero appassionato di calcio, con un legame profondo con il San Lorenzo, di cui era tifoso e socio onorario.
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—Nel corso del suo pontificato, aveva spesso aperto le porte del Vaticano al mondo del pallone, accogliendo leggende come Diego Maradona, Lionel Messi e intere delegazioni di squadre di club e nazionali. Il suo amore per il calcio era autentico, viscerale, e lo considerava uno strumento potente per trasmettere valori di fratellanza, solidarietà e rispetto.
In un paese dove il calcio è fede e il tifo una religione, la figura di Papa Francesco ha rappresentato un punto d’incontro tra sacro e profano. E oggi, mentre la palla continua a rotolare, l’Argentina intera – stadi compresi – si ferma per onorare un tifoso speciale, un uomo di sport e di spirito.
I comunicati del Boca Juniors e del River Plate
—Il Boca Juniors ha scritto:
"Con profondo rispetto e ammirazione salutiamo Papa Francesco. La sua umiltà, vicinanza e impegno verso i più bisognosi hanno lasciato un segno indelebile. Dal Club Atlético Boca Juniors lo ricordiamo con affetto e mandiamo un forte abbraccio a tutti i suoi seguaci. Riposa in pace, Francesco".
Nel 2020, sotto la presidenza di Jorge Ameal, il club lo aveva nominato socio onorario e gli aveva regalato una maglia con il suo nome e il numero 1. Anche Daniel Angelici, ex presidente, si era recato in Vaticano consegnandogli una maglia con il numero 33.
River Plate ha pubblicato un messaggio simile:
"Con immensa tristezza salutiamo Papa Francesco, orgoglio degli argentini e guida spirituale di milioni di persone nel mondo, grazie alla sua umiltà, fede e impegno verso i più bisognosi. Ci uniamo a tutta la comunità in questo momento di profondo dolore".
Il club aveva mantenuto un certo legame con il Pontefice: durante il primo mandato di Rodolfo D’Onofrio, una delegazione con Matías Patanian si era recata a Roma per consegnargli una maglia firmata da tutta la squadra.
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