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Roberto Donadoni | News (Getty Images)
Roberto Donadoni, una delle leggende del Milan, ha parlato del nuovo ruolo di CT dell'Italia, assegnato a Gennaro Gattuso. L'ex giocatore rossonero ha parlato a 'Radio Anch'io Sport' su Radio 1. Come riferito dall'agenzia di stampa 'ANSA', ha detto di essere contento per Gattuso. Essere CT della Nazionale è una cosa importante e grande per chiunque. Questa l'idea di Donadoni. Ha aggiunto poi che Gattuso non avrà magari una grandissima esperienza in questi termini, però è una persona collaudata. Conosce il suo temperamento, ma sa anche che quello che fa un po' riflettere è come sia stato gestito l'ultimo periodo con Spalletti.
Donadoni ha poi parlato poi proprio dell'ultimo Commissario Tecnico dell'Italia, Luciano Spalletti. Sarebbe rimasto in panchina come CT se avesse vinto la gara contro la Norvegia? Donadoni pensa che sarebbe stato riduttivo e brutto. Vuol dire, secondo lui, essere legati solo al risultato. Si dice comunque fiducioso per il futuro, cercando di dare uno sguardo verso il presente e di proiettarsi in avanti. Che sia un'Italia alla guida di Gattuso o di chiunque altro.
Donadoni ha poi detto qualcosa anche dei giovani. E' un aspetto importante ma deve partire dai club. Secondo lui, devono dare la possibilità ai giovani di crescere. Bisogna avere questo spirito. Poi è ovvio che non è facile trovare giocatori, ad esempio, come Lamine Yamal, ma in Italia ce ne sono di giovani interessanti. Bisogna, per Donadoni, avere coraggio, forza e volontà di sopportare questo tipo di scelte.
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