Una misura inedita e potenzialmente impattante è l'introduzione della figura dell'"agente domiciliato". Questa nuova categoria permetterà a soggetti non ancora pienamente abilitati di operare sul territorio italiano, a condizione che si domicilino presso un agente regolarmente accreditato. Se da un lato questa mossa potrebbe ampliare l'accesso alla professione, dall'altro mira a mantenere un controllo formale e la supervisione di professionisti esperti sul rispetto delle normative.
Importante passo avanti in termini di tutela dei calciatori è la radicale eliminazione delle clausole penalizzanti. Il nuovo regolamento FIGC vieta espressamente tali vincoli contrattuali, ponendo fine a quelle limitazioni che potevano ostacolare la libertà dei giocatori e delle giocatrici di sottoscrivere autonomamente accordi di prestazione sportiva senza l'obbligatoria assistenza dell'agente con cui avevano precedentemente stipulato un mandato.
Il testo varato dalla FIGC si allinea con le disposizioni attualmente in vigore del FFAR (FIFA Football Agent Regulations), segnando una convergenza normativa a livello internazionale. Tuttavia, un'ombra aleggia su alcune norme chiave della FIFA, tra cui il tanto discusso tetto alle commissioni e il divieto di rappresentanza multipla. Queste disposizioni rimangono al momento sospese, in attesa del verdetto della Corte di giustizia dell’Unione Europea, il cui pronunciamento potrebbe ridefinire ulteriormente il quadro regolatorio.
La Dura Reazione delle Associazioni degli Agenti
—La risposta del mondo degli agenti sportivi non si è fatta attendere. Le principali associazioni di categoria specializzate nel calcio, I.A.F.A ed A.I.A.C.S., hanno reso pubblica la loro ferma opposizione al nuovo regolamento. Attraverso un comunicato congiunto, le associazioni hanno annunciato di aver notificato al CONI un'istanza di annullamento e/o revoca in autotutela della delibera FIGC dello scorso 14 aprile, con la quale il nuovo regolamento è stato approvato.
Non solo: I.A.F.A ed A.I.A.C.S. hanno contestualmente richiesto al CONI l'accesso agli atti, preludio a un'eventuale azione legale per tutelare gli interessi della categoria. Questa presa di posizione netta preannuncia un braccio di ferro tra la FIGC e le associazioni degli agenti, con potenziali ripercussioni sul futuro della professione e sulle dinamiche del mercato calcistico italiano. La partita per la definizione delle nuove regole del gioco è appena iniziata.
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