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Pervis Estupinan (difensore AC Milan), qui durante la conferenza stampa della sua presentazione a 'Casa Milan' | News (Getty Images)
Il compito che attende Pervis Estupiñán non è dei più semplici: raccogliere l'eredità di Theo Hernandez sulla fascia sinistra del Milan. Una sfida ardua, ma non impossibile per un giocatore che, appena 15 anni fa, vendeva empanadas per le strade di Esmeraldas, in Ecuador, e che oggi è uno dei laterali più promettenti d'Europa.
Il suo nome, con quella "ñ" e l'accento sulla "a", si pronuncia come si scrive, ma il soprannome che gli è stato affibbiato è più eloquente: il "proiettile". Arrivato per la prima volta in Italia nel 2016 all'Udinese, la sua carriera è decollata in Spagna e si è consacrata in Premier League. Nelle tre stagioni al Brighton, Estupinán ha collezionato oltre 100 presenze, segnando 5 gol e fornendo 14 assist, numeri che ne dimostrano l'incisività.
Un giocatore che ha conquistato anche Roberto De Zerbi, che ha speso parole importanti per lui: "Penso che Estupiñán possa diventare uno dei migliori terzini sinistri al mondo, lo si può trovare anche attaccante". Una descrizione che sintetizza perfettamente le sue qualità: un laterale capace di coprire l'intera fascia con una velocità impressionante, sia in fase difensiva che, soprattutto, in quella offensiva.
Sono proprio queste le caratteristiche che il Milan di Massimiliano Allegri ha perso con l'addio di Theo Hernandez. La scelta del DS Igli Tare di puntare sul laterale ecuadoriano, reduce da un'ottima stagione in Premier, sembra mirare a riempire quel vuoto. Estupinán è chiamato a riportare esplosività e imprevedibilità sulla fascia sinistra, provando a fare ciò che solo i grandi sanno fare: far dimenticare chi c'era prima di lui.
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