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Dubbi sui cinesi? Caressa: “Ad aprile credo si capirà la vicenda”

Fabio Caressa, condirettore di 'Sky Sport' (credits: ilovepalermocalcio.com)

Molti dubbi aleggiano sull'attuale proprietà del Milan e su come sia avvenuto il trasferimento della società ad aprile scorso. Ecco quello che pensa Caressa

Michele Neri

La cessione del Milan, dalla famiglia Berlusconi a Yonghong Li continua a far discutere e sollevare dubbi, oggi sulla vicenda è intervenuto anche Fabio Caressa, volto tra i più noti di Sky Sport, queste le sue parole: "Non so come andrà a finire la vicenda societaria, vediamo a giugno cosa succede. La prospettiva era una squadra che andava in Champions, una crescita sicura. E' molto difficile parlare di questa vicenda perché non abbiamo le carte, secondo quanto sto leggendo non metto in relazione una cosa con un'altra. I controlli secondo Berlusconi ci sono stati, i dubbi sono su chi ha comprato, le due cose non sono in correlazione l'una con l'altra. Se io sono un venditore e ho tutte le garanzie che ho chiesto io vendo, poi il problema è di chi compra, le due cose non per forza sono in correlazione. Non conosco le carte, leggo quanto ha scritto "La Stampa", sapevo che qualche controllo era stato fatto, poi si sono fermati ad Hong Kong. Dopo Hong Kong sono arrivate delle carte e le stanno analizzando. La proprietà cinese come è comparsa se le cose andassero male scomparirà. Sono arrivate delle carte che a quanto si legge porterebbero dei dubbi sulla provenienza del denaro di chi ha comprato il Milan. Le due cose non sono necessariamente collegate, potrebbero esserci un domani indagini collegate sugli acquirenti che non siano collegate a chi ha venduto. Quello che posso capire, da lettore, è che si vada su una presa di visione su quello che è successo nell'acquisizione del Milan. La vendita e chi è l'acquirente non sono necessariamente collegate, ad aprile credo si arriverà ad una chiarificazione della vicenda".

Su Gattuso: "Gattuso ha già vissuto vicende strane societarie, lui è un fenomeno nel compattare il gruppo nei momenti di difficoltà o presunta tale. Credo che questo possa avere anche una spinta positiva. Credo che molti cambieranno squadra, ma per tre/quattro mesi puoi dare veramente il massimo".

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