A volte nel calcio la fretta costa cara. E guardando oggi il rendimento di Alexis Saelemaekers alla Roma, la domanda sorge spontanea: il Milan ha sbagliato a lasciarlo andare via?


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Da esubero a protagonista: Saelemaekers e l’errore di mercato del Milan
Sei gol in diciannove presenze in giallorosso, prestazioni convincenti e una crescita che sembra aver riportato il belga ai livelli migliori della sua carriera. Una stagione a dir poco positiva, che inevitabilmente fa riflettere chi, a Milanello, lo ha considerato sacrificabile solo pochi mesi fa. Eppure, la storia di Saelemaekers al Milan non nasce sotto una cattiva stella. Anzi.
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—Arrivato nel gennaio 2020, Alexis si è subito imposto come un jolly prezioso: esterno d’attacco in un 4-2-3-1, terzino all’occorrenza, pronto a dare equilibrio a destra e a sinistra con la stessa naturalezza. Il suo primo impatto, proprio contro il Verona, aveva lasciato intravedere qualità interessanti, confermate poi dopo lo stop forzato dalla pandemia. Tanto che il club decise di puntare seriamente su di lui, riscattandolo nell’estate successiva per 4 milioni di euro e legandolo con un contratto quadriennale.
Con Stefano Pioli, Saelemaekers è cresciuto fino a diventare una pedina importante dello scudetto vinto nel 2022: non una stella, ma un elemento fondamentale nello scacchiere tattico. Lavoro oscuro, corsa, duttilità: caratteristiche che ogni allenatore vorrebbe avere a disposizione.
Poi, l’estate della rivoluzione. Gli arrivi di Christian Pulisic e Samuel Chukwueze hanno stravolto le gerarchie sulle fasce, e Saelemaekers è finito progressivamente ai margini del progetto tecnico. Prima il prestito al Bologna – sfumato senza riscatto – poi il nuovo prestito alla Roma, questa volta nell’ambito dell’operazione che ha portato in rossonero Tammy Abraham.
E qui nasce il grande rimpianto. Perché alla Roma Saelemaekers è tornato ad essere protagonista. Non solo gol e assist, ma anche prestazioni solide, concrete, da giocatore vero. Un’arma tattica che hanno saputo valorizzare, come forse a Milano ci si era dimenticati di fare.
Forse il Milan ha avuto troppa fretta. Forse non ha creduto abbastanza nella capacità di Alexis di reinventarsi, di adattarsi a ruoli diversi e di ritrovare continuità. In un calcio moderno dove la polivalenza è un valore inestimabile, lasciarsi sfuggire un giocatore capace di coprire più zone di campo, e con rendimento crescente, rischia di essere una leggerezza pagata a caro prezzo.
Il futuro? Ancora tutto da scrivere. Ma oggi una cosa è certa: guardando la stagione di Saelemaekers alla Roma, il Milan qualche domanda dovrebbe cominciare a porsela. E in fretta.
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