La stagione del Manchester City dimostra che anche le corazzate possono incappare in annate storte. Gli investimenti estivi, con gli arrivi di Gündoğan e Savinho, non hanno dato i frutti sperati, e nemmeno l'ingente spesa di oltre 200 milioni a gennaio per rinforzare la squadra con Omar Marmoush, Nico Gonzalez, Abdukodir Khusanov e Vitor Reis ha invertito la rotta.
Il futuro non sembra roseo. Il ritorno di Gündoğan non ha avuto l'impatto desiderato, e l'addio imminente di Kevin De Bruyne, perno del centrocampo negli ultimi dieci anni, rappresenta una perdita enorme. Per questo, il City ha già messo nel mirino Reijnders e Wirtz, con un budget di almeno altri 200 milioni per la prossima estate.
Prima di pensare al futuro, però, ci sono Bournemouth e Fulham da affrontare. Due vittorie sono imperative per assicurarsi un posto tra le prime cinque e, di conseguenza, la qualificazione alla prossima Champions League. Fallire questo obiettivo minimo complicherebbe ulteriormente i piani futuri, rendendo più difficile l'acquisto di giocatori di alto livello. La stagione del Manchester City è un campanello d'allarme: anche i più forti devono lottare per mantenere il proprio posto nell'élite del calcio europeo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202503/322681e1ce99422e9df9d0a483e577f9.jpg)
/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/eec494e46b6935697ebe503ae98b13f4-scaled.jpeg)