Per Calabria, alzare quella coppa è stata sicuramente una grande soddisfazione professionale, la coronazione di un percorso iniziato in estate sotto la guida di un tecnico che ha saputo valorizzarne le qualità. Tuttavia, il contesto di questa vittoria, arrivata proprio contro il Milan e dopo anni da protagonista con la fascia da capitano sul braccio, ha reso la serata particolarmente agrodolce.
Il suo sguardo perso nel vuoto, ripreso dalle telecamere, è il simbolo di un sentimento umano e comprensibile. Non si cancella facilmente un'intera carriera, anni di battaglie, gioie e dolori condivisi con un club e una tifoseria. La vittoria con il Bologna è un nuovo capitolo, esaltante e ricco di promesse, ma il passato rossonero resta una parte fondamentale della sua storia calcistica.
Questa immagine di Calabria, diviso tra la gioia per il presente e la nostalgia per il passato, aggiunge un ulteriore strato di significato a una finale di Coppa Italia già di per sé ricca di emozioni. Un promemoria che dietro le dinamiche del calcio mercato e le rivalità sportive, ci sono sempre storie umane fatte di legami profondi e sentimenti autentici. La coppa alzata con il Bologna brilla, certo, ma nel cuore di Calabria c'è ancora spazio per un pezzetto di rossonero.
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